sentenza tedesca

Niente gratuità per le norme DIN. Sentenza conferma protezione del diritto d’autore

Il DIN aveva avviato l’azione legale per impedire a Carl Malamud e alla sua organizzazione senza scopo di lucro Public.Resource.Org di rendere liberamente disponibili a titolo gratuito e senza accordi in tal senso, un totale di 56 norme DIN il cui riferimento è contenuto nelle leggi tedesche

DINIn una nota odierna l’UNI, rilanciando un comunicato del DIN, ha diffuso la notizia che la Corte Federale di Amburgo il 31 marzo scorso avrebbe ribadito che le norme DIN godono della protezione del diritto d’autore e possono essere commercializzate a fronte di un pagamento commisurato, al fine di finanziare i costi del lavoro di normazione. Sarebbe così stata nuovamente indicata come totalmente priva fondamento l’affermazione secondo cui le norme tecniche alle quali la legislazione fa ufficialmente riferimento possano essere diffuse gratuitamente da parte di terzi. Il DIN aveva avviato l’azione legale per impedire a Carl Malamud e alla sua organizzazione senza scopo di lucro Public.Resource.Org di rendere liberamente disponibili a titolo gratuito e senza accordi in tal senso, un totale di 56 norme DIN il cui riferimento è contenuto nelle leggi tedesche. Secondo l’accusato qualunque tipo di regola obbligatoria (le leggi così come le norme) deve essere messa gratuitamente a disposizione perché tutti ne facciano uso, inoltre le norme tecniche non avrebbero la caratteristica di “creazione” necessaria per la tutela del copyright.  La Corte ha viceversa evidentemente che vi fosse sufficiente margine per considerare le nome come “creazioni” personali di natura intellettuale. Il fatto che le norme tecniche debbano essere conformi a regole di stesura non è comunque in conflitto con il concetto di copyright, in quanto queste ultime sono solo indicazioni per assicurare che il documento abbia una certa struttura che ne favorisca la comprensione e non impediscono una presentazione individualizzata della singola norma.  Stando sempre a quanto riportato nella nota diffusa da UNI, il tribunale tedesco non avrebbe neppure dato seguito alla richiesta dell’imputato secondo cui è costituzionale interpretare il capitolo 5 Paragrafo 1 dell’Atto Tedesco sul Copyright che prevede un’eccezione alla protezione per le opere ufficiali: i requisiti del vigente diritto costituzionale in materia di pubblicità sono soddisfatti dal fatto che le norme DIN possono essere acquistate o consultate gratuitamente.  “Questa sentenza – conclude la nota – ha dimostrato ancora una volta quanto sia importante che ci siano regole chiare sull’attribuzione dei diritti nel mondo della normazione in modo da assicurare il giusto finanziamento al lavoro degli enti di normazione per la pubblica utilità.”

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