mercato

Mercato mondiale macchine lavorazione legno. L’Italia avvicina la Germania

Ma è la Cina con tasso di crescita delle esportazioni praticamente doppio di quello dell'Italia che prevedibilmente portera ad un rimescolamento dei Paesi al vertice della classifica già nel medio termine

Macchine lavorazione legnoCome periodicamente accade Ufficio studi di Acimall, l’associazione italiana dei produttori di tecnologie per il legno, cerca doverosamente di fare il punto del mercato pure a livello internazionale essendo l’export di molti produttori italiani  uno dei principali , se non spesso il solo, mercato che ne ha permesso e ne permettono la continuità della produzione con quei volumi e  quella marginalità indispensabile per proseguire nell’attività. Cosa sta dunque accadendo a livello mondiale, nel settore delle macchine per la trasformazione del legno e dei suoi derivati? Chi sono i principali competitor e come vanno le loro esportazioni? Per aggiornare la risposta – ed avere, dunque, una chiara indicazione della tendenza del mercato mondiale delle tecnologie per il settore – gli analisti di Acimall hanno elaborato, come consuetudine, gli ultimi dati disponibili, tracciando una mappa circostanziata dei principali “flussi mondiali” nel periodo gennaio-dicembre 2014. Export 2014 macchine tecnologie legnoLa prima considerazione avanzata è che lo scorso anno 5 dei principali competitor – nell’ordine Germania, Italia, Cina, Taiwan e Austria – hanno registrato un andamento positivo di vendite e fatturato. Stando ai dati elaborati, solo gli Stati Uniti chiudono il 2014 con un segno negativo, un meno 0,7 % “che però – viene precisato nel comunicato – è da leggere come segnale di una sostanziale stabilità e di una maggiore attenzione verso il mercato interno, che nell’ultimo biennio si è dimostrato il più dinamico a livello internazionale.”  Al vertice della classifica dei più forti esportatori mondiali si conferma ancora una volta la Germania,  con un valore complessivo  dell’export stimato in poco meno di 1,8 miliardi di Euro. Per i  produttori tedeschi di macchine e tecnologie per la lavorazione del legno il 2014 l’anno si chiuderebbe dunque  con una crescita del 2,3%, percentuale che sale ad oltre il 5% per quelli italiani testimoniando non solo la propria capacità di affrontare i mercati di tutto il mondo, ma anche la capacità di proporre una tecnologia di ottimo livello in tutti i comparti di applicazione. In termini di classifica l’Italia non solo mantiene la piazza d’onore livello mondiale, ma mostra una confortante capacità di intercettare ed attrarre la domanda dei mercati internazionali. Complessivamente le esportazioni del “made in Italy” hanno raggiunto nel 2014 un valore stimato di i 1.169 milioni di euro. Valore che su base annua non è purtroppo in linea con le aspettative  alimentate dal quel + 7% registrato nei primi sei mesi del 2014, indice di come il  nostro export nella seconda metà dell’anno abbiam perso smalto. Il Paese che continua macinare tassi di crescita a due cifre è sempre la Cina.  Con una stima di valore delle esportazioni di circa 960 milioni, e quindi con una crescita del 22% rispetto al 2013, si colloca al terzo posto nella classifica mondiale. In proposito viene ribadito che si tratta di una stima, “in quanto le informazioni economiche su questo Paese non sempre sono perfettamente omogenee e confrontabili“. In questo caso segnaliamo per le tecnologie cinesi un secondo semestre 2014 migliore del primo: nel periodo gennaio-giugno, infatti, il valore delle esportazioni si era fermato a 376 milioni di euro, il 13,6% per cento in più rispetto ai primi sei mesi del 2013.” Certo è che  con tasso di crescita delle esportazioni praticamente doppio di quello italiano è facilmente prevedibile un rimescolamento dei Paesi al vertice della classifica già nel medio termine. Dando come accettabile il tasso di errore nelle rilevazioni, in valori assoluti la distanza tra Italia e Cina si sarebbe già ridotta a poco più di 200 milioni (1.169 milioni contro 964) e non è certo consolante il rilevare che il tasso di crescita  del “made in Italy” è più che doppio rispetto a quello dei tedeschi…Taiwan, quarta in classifica con 517 milioni di euro in valore, segna un robusto 13,5 % di crescita dell’export rispetto al 2013; segue l’Austria, che sfiora i 400 milioni (più 11,9 %rispetto all’anno precedente). Chiude la classifica dei Paesi top player gli Stati Uniti  il cui valore delle esportazioni viene stimato essere pari a 281,7 milioni di Euro;  Stati Uniti che viceversa si pongono al vertice mondiale tra i paesi importatori di macchine e tecnologie per la lavorazione del legno. Nel 2014 hanno acquistato tecnologie all’estero per  valore di poco inferiore al miliardo di euro (987,6 milioni), con una variazione del 18,1 % in più rispetto al 2013. Al secondo posto un’altra conferma, ovvero la Russia che, nonostante le mille difficoltà economico-politiche che conosciamo, ha chiuso il 2014 con una crescita delle importazione del 4,5 % ( per un valore complessivo di 554,3 milioni di euro). Seguono Germania (401,3 milioni, +5,8%), Cina (331,6 milioni di euro, – 6,2%),  Canada (249,7 milioni di euro, -0,14%) e Francia (247 milioni, +9,1%). Eclatante la crescita registrata dalla  Bielorussia, che mette a segno un + 143,2%, con un valore pari a poco meno di 221 milioni di euro.

 

 

 

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome