In una nota appena diffusa, UNICMI ha reso noto di avere richiesto un incontro con Claudia Maria Terzi, Assessore all’Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile della Regione Lombardia , e con i funzionari tecnici dell’Assessorato per discutere della tempistica di cogenza del DR n. 6480 del 30 luglio 2015 relativo a “Disposizioni in merito alla disciplina per l’efficienza energetica degli edifici e per il relativo attestato di prestazione energetica” con la quale la Regione Lombardia ha recepito i tre decreti ministeriali in materia di risparmio energetico in edilizia elaborati dal Ministero dello Sviluppo Economico, strumenti che – si legge nella nota – “riscrivono il quadro legislativo in materia di efficienza energetica degli edifici rappresentato dal D. Lgs. 192/05 dalle sue successive modificazioni ed integrazioni tali decreti”. Come abbiamo ripetutamente segnalato subito dopo l’emanazione della delibera regionale con cui il 24 luglio la Lombardia ha per prima recepito i 3 decreti ed, applicando la clausola di cedevolezza, è stata anche la prima Regione, seguita poi dall’Emilia Romagna, ad avere autonomamente disposto una diversa modulazione di quanto prescritto dai decreti governativi tra cui l’anticipo al 1 gennaio 2016 dei criteri prestazionali tabellati per i serramenti al 2019/2021 allineandoli quindi da subito a quelli più restrittivi indicati dal Governo. Decisione sulla quale UNICMI precisa “ Gli intenti del Decreto regionale di recepimento di una legge nazionale e di una direttiva europea, sono certo lodevoli e condivisibili dall’Associazione e dalle Industrie, ma le tempistiche di cogenza indicate rischiano di provocare ingenti problematiche tecnologiche e produttive alla filiera italiana del serramento e di rendere nei fatti inutilizzabili il 65% in Lombardia, essendo il decreto contraddittorio con la normativa nazionale che disciplina le modalità per accedere alle detrazioni fiscali del 65%.” Ragioni per la quale l’Unione Nazionale delle Industrie delle Costruzioni Metalliche dell’Involucro e dei serramenti ha richiesto l’incontro in Regione Lombardia