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Dando prova delle capacità espresse, UNICMI traccia le strategie associative del biennio 2016-2017

Investimenti pubblici in infrastrutture e sinergia con le Imprese edili. Queste le sfide possibili per il comparto dei prodotti da costruzione tracciate dall’assemblea generale UNICMI svoltati a Milano

Assemblea unicmi 1Si è svolta il 3 dicembre a Milano presso l’Auditorium delle Edizioni San Paolo la tradizionale assemblea generale di UNICMI (Unione Nazionale delle Industrie delle Costruzioni Metalliche, dell’Involucro e dei serramenti). Incontro che ha accolto oltre 150 aziende rappresentative delle 13 Divisioni di UNICMI, nel quale si è fatto il punto sugli ultimi tre anni di attività dell’associazione nata dalla fusione di Uncsaal e Acai e dall’aggregazione di altri importanti settori produttivi come le vetrazioni e i pannelli grecati e si sono tracciate le linee strategiche attorno alle quali si concentreranno le sfide associative del biennio 2016-2017. All’assemblea generale, UNICMI è arrivata potendo dimostrare ancora una volta la propria capacita di intervento presso le istituzioni stavolta rappresentata Claudia Maria Terzi, assessore all’Ambiente, Energia e Sviluppo Sostenibile della Regione Lombardia alla quale UNICMI si era rivolta per chiedere un incontro nel quale discutere la tempistica di cogenza del DR n. 6480 del 30 luglio 2015 relativo a “Disposizioni in merito alla disciplina per l’efficienza energetica degli edifici e per il relativo attestato di prestazione energetica” con la quale la Regione Lombardia ha recepito i tre decreti ministeriali in materia di risparmio energetico in edilizia elaborati dal Ministero dello Sviluppo Economico, decidendo però di anticipare al 1 gennaio 2016 le prestazioni indicate per il 2019. È stato Pietro Gimelli, direttore generale UNICMI (nell’immagine a sinistra), a ricostruire sinteticamente ai soci le vicende, dando poi lettura di un messaggio della stessa Claudia Maria Terzi, sottolineando questo passaggio: “le misure previste e adottate sono frutto di un esperienza positiva di confronto tra Istituzioni ed Industria. Questo dialogo ha portato nelle ultime settimane a prevedere la possibilità, per il periodo primo gennaio – 31 dicembre 2016, di installare serramenti, nell’ambito di interventi di riqualificazione energetica, che abbiano un valore di trasmittanza termica analogo a quello previsto a livello nazionale per accedere alle detrazioni fiscali. Tale possibilità è stata introdotta proprio a partire da una richiesta ricevuta dalla vostra associazione di categoria.”Risultato oggettivo salutato con soddisfazione dall’assemblea i cui lavori sono stati aperti con la lettura  della relazione introduttiva di Riccardo Casini, presidente UNICMI,  nella quale ha ribadito con forza che “è giunto il momento di smettere di guardare al passato, di confrontare i fatturati con quelli del 2007, di attendere rivoluzioni copernicane o miracoli. Questo è il momento di fare quadrato, di analizzare per bene gli spazi di un mercato “possibile” in Italia e nel mondo, di migliorare le nostre performance, le nostre strategie e i nostri prodotti e di credere fino in fondo nel mestiere che facciamo e nelle nostre capacità competitive ma anche e soprattutto è il momento di cambiare i nostri comportamenti e le nostre strategie, smettendola di limitarsi a constatare che è il mondo che è cambiato.” Attraverso un panel di qualificati interventi, sono state poi dettagliate le sfide possibili attorno alle quali le più rappresentative aziende italiane dei comparti industriali delle costruzioni metalliche (dalle grandi carpenterie alle barriere stradali, dai dispositivi antisismici alle macchine per il cantiere) e dell’involucro edilizio (dalle facciate continue ai serramenti, dai pannelli grecati alle vetrazioni) potranno operare sul mercato, mettendo in campo nuove strategie, massicci investimenti per l’innovazione di prodotto e la digitalizzazione di tutti i processi progettuali e costruttivi e una nuova filosofia operativa che non potrà prescindere dalla necessità di creare un sistema “building Italia” dove tutti gli attori –dai progettisti, alle imprese di costruzione, alle aziende produttrici di impianti e soluzioni per l’edilizia- possano competere sul mercato interno e sui mercati internazionali. Mercato interno sul quale pesa “La questione H’t e le ricadute sulla libertà di progettare e costruire”  trattata da Paolo Rigone, direttore tecnico (nell’immagine a destra), che nella sua relazione ha evidenziando le contraddizioni e le Assemblea unicmi 2conseguenze indotte dall’introduzione di un parametro valutativo assurdo e inutile e presente nel solo ordinamento italiano. Conseguenze che “potranno determinare gravissimi problemi alle aziende del comparto italiano dell’involucro edilizio e agli Studi di progettazione e che limiteranno lo sviluppo urbanistico e la qualità abitativa in Italia.” In questo quadro, l’assemblea, ha approvato all’unanimità una mozione indirizzata al Presidente del Consiglio Matteo Renzi e al Ministro dello Sviluppo Economico Federica Guidi che chiede lo stralcio dell’introduzione del coefficiente H’t dal Decreto “Applicazione delle metodologie di calcolo delle prestazioni energetiche e definizione delle prescrizioni e dei requisiti minimi degli edifici” del 26/06/2015 e il contestuale avvio di un tavolo tecnico di confronto con il Ministero dello Sviluppo Economico finalizzato ad una analisi della tematica e alla ricerca di soluzioni condivise e sostenibili.  Rimarcata, infine, l’apertura fatta da Claudio De Albertis, neo presidente ANCE, che nel  sua video intervento oltre a salutare i lavori dell’assemblea, ha sottolineato come sia giunto il momento per dare vita ad una reale e attiva alleanza fra tutte le componenti protagoniste del building: progettisti, imprese edili, e produttori di componenti e impianti: una sinergia operativa finalizzata al miglioramento dei fattori competitivi del sistema Italia sui mercati. Il presidente ANCE, apprezzando il lavoro UNICMI su “Capitolati tipo, Linee Guida contrattualistica e condizioni di fornitura” ha evidenziato la necessità di dare avvio ad un dialogo fra tutte le componenti del settore delle costruzioni volto alla condivisione di regole e procedure.

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