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Rapporto Unicmi. Nel 2021 si tornerà sopra gli 8 milioni di unità finestre vendute

“Secondo i nostri modelli gli incentivi, se confermati nel 2020 (senza contenuti penalizzanti come l’introduzione del prezzo massimo al metro quadrato e lo sconto in fattura) continueranno a trainare la domanda di serramenti.”  Viene puntualizzato nel comunicato

Rapporto UnicmiStando a quanto reso noto oltre 80 imprenditori hanno partecipato a Milano al Forum Unicmi di presentazione del Rapporto 2019 sul mercato italiano dell’involucro edilizio.

Rapporto i cui numeri aggiornano ed estendono al 2021 alcune delle previsioni sviluppate nel 1° Rapporto UNICMI 2018-2019 sul mercato italiano dell’involucro edilizio relativo a serramenti e facciate continue diffuso a marzo.

Aggiornamento che in base ai dati articolati appaiono essere nel complesso ottimisticamente più intonati sull’evoluzione a breve del mercato di quanto non fossero alcuni mesi fa, mentre alimentano qualche preoccupazione in più gli andamenti elaborati sulle performance economiche del campione di imprese di cui si monitorano i bilanci.

L’incontro è stato aperto da Guido Faré dalla fine dello scorso anno  ha assunto la presidenza dell’associazione a seguito delle dimissioni presentate da Riccardo Casini.

Farè ha ripercorso i 19 anni di storia dell’Ufficio Studi Unicmi “evidenziando il grande bagaglio di know how acquisito attraverso la puntuale analisi dei bilanci di centinaia di imprese serramentistiche italiane, le indagini sui trend svolte su campioni selezionati di Aziende e le rilevazioni statistiche sulla produzione di profili e accessori.”

Ad entrare nel merito dei dati presentati, Carmine Garzia, responsabile scientifico dell’Ufficio Studi Unicmi,  che ha evidenziato come il settore sia tornato a crescere sotto la spinta della ripresa degli investimenti nelle costruzioni (+3,1% nel 2018).

Nel 2019 la domanda di serramenti e facciate supererà i 4,8 miliardi di Euro, e sarà trainata dalle ristrutturazioni nel segmento residenziale (che da solo vale oltre 3 miliardi di Euro) – ha affermato -. Nel 2021 si tornerà sopra gli 8 milioni di unità finestre vendute. Continuerà una moderata ripresa della domanda di serramenti nelle nuove costruzioni residenziali, anche se inferiore alle proiezioni dello scorso anno.

Il segmento non residenziale crescerà alimentando la domanda di facciate continue anche nel periodo 2020-2021, quando il mercato italiano delle facciate arriverà a sfiorare i 600 milioni di Euro di valore. I costruttori di facciate italiani sono comunque molto attivi sui mercati internazionali dove realizzano poco meno de 40% del proprio fatturato.

Le quote dei tre materiali (alluminio, legno e PVC) nel mercato delle finestre resteranno sostanzialmente stabili nel 2019 mentre per il periodo 2020-2021 prevediamo un lieve calo dell’alluminio e una piccola ripresa del legno…

Le performance economiche e finanziarie dei produttori di finestre (alluminio, legno, PVC) hanno un trend positivo di ripresa, anche se la redditività è ben lontana dai livelli ante-crisi. Permangono invece delle difficoltà per i costruttori di facciate determinate da situazioni di crisi che interessano alcune grandi aziende.”

Evidenziato anche come gli incentivi fiscali si confermano essere di fatto una componente strutturale della domanda che secondo Unicmi vale attorno ad 1,7 miliardi di Euro su una domanda totale nel residenziale di poco più di 3 miliardi di Euro.

Secondo i nostri modelli gli incentivi, se confermati nel 2020 (senza contenuti penalizzanti come l’introduzione del prezzo massimo al metro quadrato e lo sconto in fattura) continueranno a trainare la domanda di serramenti.”  Viene puntualizzato.

Sui prossimi numeri di serramenti+design approfondimenti e commenti

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