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Sconto in fattura. Da incontro ANFIT/FINCO/parlamentari novità su cancellazione

Organizzato da ANFIT E ASSITES (FINCO) si è svolto ieri a Bologna un incontro che ha visto confrontarsi sull’articolo 10, parlamentari, associazioni ed imprenditori. Confronto costruttivo segnato da significative aperture. L’appuntamento si sposta ora a Roma
Sconto in fattura. Da incontro ANFIT/FINCO/parlamentari novità su cancellazione
da Sx: Roberta Toffanin (Senatrice di Forza Italia), Laura Michelini (presidente di ANFIT), Annna Lisa Baroni (Onorevole di Forza Italia), Renato Gasparini ( presidente di Assites) e Angelo Artale ( D.G. di F.IN.CO.)

…Tra le ipotesi che stiamo considerando è compresa pure la cancellazione della misura che ha introdotto l’opzione della sconto in fattura dell’ecobonus“. Nel suo intervento via web, pure Gianni Pietro Girotto, senatore dei M5S, ha alla fine fatto riferimento alla possibilità  che l’art.10 possa essere cancellato.

Misura però non (ancora?) presente nella bozza il testo del Disegno di legge ordinario (Atto Senato n. 1429) fatta pervenire all’incontro organizzato ieri 4 settembre a Bologna da ANFIT, ASSITES e F.IN.CO sulle gravi, e più volte trattate sul nostro sito, problematiche innescate dall’introduzione della opzione dello sconto in fattura introdotta dall’articolo 10 la legge 58/2019.

Anche per questo abbiamo trovato abbastanza singolare il riferimento nel titolo  dell’incontro ( “L’Art.10 legge 58/2019: i pro e i contro”) a: “... i pro e i contro“.

Poco meno di 100 le persone in sala per discuterne, in larga maggioranza rappresentate da imprenditori del settore provenienti da tutta Italia. Presenti anche Roberta Toffanin, Senatrice di Forza Italia e l’On Anna Lisa Baroni sempre di Forza Italia, mentre solo in fase di conclusione del dibattito è stato possibile collegarsi via web con il Senatore Gianni Pietro Girotto del Movimento 5 Stelle che per comprensibili ragioni (formazione nuovo Governo M5S-PD-LEU) non ha potuto allontanarsi da Roma.

Moderata da Angelo Artale (direttore di F.IN.CO) la discussione tra i presenti si è accesa con la denuncia “Se va avanti cosi le nostre imprese saranno già costrette a chiudere”  di Ernesto Contessa del direttivo la consociazione tappezzieri ed arredatori.

Situazione emergenziale che ha contraddistinto con toni diversi la maggioranza degli interventi.

Indicati anche diversi possibili correttivi che potrebbero forse mitigare l’impatto della misura: dal limitare la richiesta di anticipo ai soli interventi di secondo livello, all’allagare la cessione diretta anche ad imprese/enti non coinvolte nell’intervento.

soluzione: cancellare art.10

Nuovi elementi di dettaglio applicativo che però rischiano di alimentare ulteriormente la confusione su una misura che pure tutte le forze politiche  giudicano negativamente perché in grado di danneggiare gravemente migliaia di PMI.

Per tutti, la soluzione più efficace rimane la cancellazione dell’art 10 come richiesto anche da migliaia di persone attraverso una petizione popolare tutt’ora in corso.Ma ad un ipotetico incontro al ministero come dovrei comportarmi?” ha ripetutamente chiesto Angelo Artale a imprenditori e associazioni presenti.

Come c’era da aspettarsi i suggerimenti sono stati anche estremi: “o procedono alla cancellazione o boicottiamo la misura vanificandone gli obiettivi” ha provocatoriamente dichiarato Pietro Gimelli (direttore di UNICMI); “Bisogna essere realistici e cercare di proporre comunque delle alternative“ gli ha ribattuto Innocenzo Guidotti (direttore di Coserplast).

bozza modifiche testo

Alternative che non possono essere quelle contenute nella bozza di testo il Disegno di legge ordinario di richiesta modifica dell’art. 10 presentato dall’On. Stefano Patuanelli di cui il Sen. Girotto è Cofirmatario.

Testo che introduce due elementi nuovi:

– la possibilità di utilizzare il credito di imposta acquisito dall’azienda a partire dal secondo mese successivo a quello di avvenuta concessione dello sconto;

– la possibilità, in mancanza di capienza, di chiederne il rimborso all’Agenzia delle Entrare che lo dovrà erogare entro tre mesi.

Fermo restando il “dubbio” che pure il rimborso da parte dell’Agenzia delle Entrate comporterebbe inevitabilmente un aumento del debito pubblico (forse anche per questo il testo non è stato ancora depositato), rimane il fatto che alle aziende viene sempre imposto l’obbligo di esercitare un’attività che non gli è propria: quella di fare anche da banca!

Come accennato in apertura, a questi due punti in fase di dibattito con gli imprenditori presenti in sala il Sen. Girotto ne ha poi pubblicamente aggiunto un terzo: la possibilità che si decida di procedere alla cancellazione dell’art. 10.

prossimo incontro al ministero

Per certo c’è la sensibilità su tali aspetti da parte del On. Stefano Patuanelli, neo Ministro allo Sviluppo Economico e la volontà espressa di incontrare FINCO (in rappresentanza di tutte le associazioni) insieme ad alcuni tra gli imprenditori presenti in sala.

Incontro al quale si sono dichiarate pronte a dare il loro diretto sostegno le onorevoli Roberta Toffanin e Anna Lisa Baroni

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