Sconto in fattura Ecobonus. CNA ricorre contro Agenzia Entrate

Nel ricorso si sottolinea che"... il beneficio fiscale, che si affianca a quello “ordinario” costituito dalla detrazione d’imposta, non risulta conforme ai principi comunitari e nazionali in materia di concorrenza e aiuti di Stato"

CNA ha reso noto di avere depositato oggi il ricorso al Tar del Lazio di un gruppo di imprese operanti nella filiera dell’efficientamento energetico degli edifici, contro l’Agenzia delle Entrate per ottenere l’annullamento del provvedimento sullo sconto in fattura.

Provvedimento attuativo che ha reso operativa l’opzione che il cliente possa richiedere di avere scontato in fattura l’intero importo eventualmente spettante per l’ecobonus per la sostituzione dei serramenti (e non solo)

Nel ricorso si sottolinea che”… il beneficio fiscale, che si affianca a quello “ordinario” costituito dalla detrazione d’imposta, non risulta conforme ai principi comunitari e nazionali in materia di concorrenza e aiuti di Stato“.

Nel segnalare come pure nella filiera dei serramenti già diversi operatori (esteri ed italiani) fanno leva su tale possibilità nelle loro campagne pubblicitarie e o promozionali, opportuno ricordare che il provvedimento attuativo verso il quale è stato avanzato ricorso è espressamente indicato da una Legge dello Stato (la numero 58  del 28 giugno) ed in base a tale obbligo è stato rilasciato dall’Agenzia delle Entrate il 1° agosto.

Non entrando nel merito sugli elementi di valutazione che potrebbero influire sul pronunciamento del Tar del Lazio, nel comunicato viene segnalato come il ricorso presentato da CNA “…segue quello della Regione Toscana alla Corte costituzionale contro l’articolo 10 del Decreto Crescita. Tra l’altro il ricorso della Regione Toscana alla Consulta riprende integralmente i numeri e le argomentazioni di CNA…”

Nel testo viene pure sottolineato che “… La Regione Lazio recentemente ha approvato un ordine del giorno che impegna il presidente della Regione e la giunta a “compiere tutti gli atti necessari e propedeutici ad impugnare nelle sedi istituzionali e giurisdizionali competenti l’articolo 10, di fronte alla Corte Costituzionale”.

Nell’attesa di conoscere il seguito sulla volontà pubblicamente espressa dal Senatore Gianni Pietro Girotto del Movimento 5 Stelle di voler incontrare al MISE su tale materia un rappresentanza costituita da FINCO ed alcuni imprenditori serramentisti, facciamo nostro “L’auspicio è che il nuovo Governo cancelli nella prossima Legge di Bilancio questo provvedimento iniquo“.

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