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Produttori serramenti metallici e facciate: crollano gli ordinativi (oltre il 75%)

È quanto emerge dai due sondaggi effettuati da Unicmi a poche settimane di distanza l'uno dall'altro per rilevare i primi effetti della pandemia e del conseguente lockdown sull’attività dei costruttori di serramenti metallici e di facciate continue

ordinativiDa un lato migliorano lievemente le drammatiche aspettative formulate sull’andamento del fatturato relativo alla produzione di serramenti e facciate metalliche, dall’altro peggiorano ulteriormente le indicazioni fornite sugli ordinativi.

In mezzo circa 3 settimane di distanza che per effetto della pandemia “pesano” più di mesi.

È quanto rilevato dai sondaggi condotti dall’Ufficio Studi economici di Unicmi su un campione di 220 imprese specializzate nella produzione di serramenti metallici e di facciate continue.

Imprese che sono state coinvolte in 2 successivi sondaggi. Il primo svolto tra il 17 e il 20 marzo. Giorni in cui non erano ancora entrate in vigore le misure definite dal DPCM del 22 marzo 2020 che ha disciplinato le chiusure delle aziende comprese quelle della filiera dei serramenti e delle facciate continue.

Il secondo sondaggio è stato condotto  fra il 10 e il 14 aprile, “alla luce del fermo produttivo e delle misure di contenimento sociale emesse dal Governo e con una possibile riapertura a maggio” viene sottolineano nella nota.

Entrambi i sondaggi sono stati effettuati con la proposizione di un questionario contenete 10 domande “sui primi impatti dell’emergenza Pandemia Covid19 sull’attività industriale e commerciale“.

Come segnalato in apertura le differenze emerse dai due sondaggi sono marcate e da considerare all’interno dell’evoluzione di scenario che ne hanno caratterizzato le differenze temporali.  In marzo l’aspettativa di oltre 2 aziende su dieci sull’andamento del proprio fatturato risultava collocarsi drammaticamente oltre il 51% di perdita rispetto al 2019, con la maggioranza (52,6%) delle 220 aziende indicare una perdita comunque non inferiore al 36%.

Percentuali che dopo poche settimane presentano una evoluzione positiva (2,6%) a favore di prospettive meno traumatiche nonostante risultano essere in preoccupante forte aumento anche le attività per le quali le aspettative espresse appaiono già essere pressoché fallimentari (oltre il 75% di perdita di fatturato).

ulteriore crollo degli ordinativi

E che comunque le aspettative delle aziende serramentistiche sondate da Unicmi siano complessivamente caratterizzate da estrema fragilità prospettica lo testimoniano gli allarmanti dati rilevati in merito all’andamento del portafoglio ordini.

Stando infatti a quanto dichiarato dalle aziende intervistate  la percentuale di quante hanno indicato una flessione degli ordinativi superiore al 75%  risulta essere schizzata in aprile all’82,2% dal 69,2% rilevato nel sondaggio di marzo.

Scenario nel quale non desta certo sorpresa ne l’indicazione secondo la quale l’89,6% delle aziende sondate si sia dichiarata già pronta a soddisfare quanto previsto dai protocolli di sicurezza anti-Covid19 in vista della ripresa delle attività, ne che Unicmi abbia nei giorni sollecitato in questo senso il Governo attraverso l’invio di una lettera urgente.

(Edo Bruno)

 

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