70 nuovi infissi per una tipica villa di Malta

Un’operazione di grandi dimensioni e delicata dal punto di vista stilistico – volendo rispettare l’esistente – e di cantiere – considerata la friabilità della pietra calcarea strutturale. Oltre 70 nuovi infissi, realizzati usando i sistemi EKU, rinnovano una villa di 1.000 metri quadrati

Pietra calcarea chiara, geometrie e stile tradizionale: a partire dalla volontà di rispettare tipologia e tradizione ha preso avvio il progetto di sostituzione dei serramenti per una villa degli anni ’50 a Malta. Al posto delle vecchie finestre e persiane in legno sono stati selezionati i sistemi EKU a taglio termico e  persiane in alluminio. A coordinare il progetto, in stretta collaborazione con il committente, l’ingegnere Veronica Fiore che ha condotto le operazioni con la ferma volontà di rispettare l’esistente.

La villa di Marsaxlokk, questo il nome del villaggio di pescatori di Malta dove ha sede l’abitazione, è distribuita su circa 1.000 metri quadrati e organizzata su tre piani; 73 sono le finestre e le porte-finestre che avevano bisogno di un aggiornamento, perché ancora in legno bianco con vetro singolo, fatiscenti dal punto di vista della qualità dei materiali e soprattutto ormai inadeguate per le prestazioni termiche. Le persiane esterne, a lamelle fisse, erano in legno verde.

Con l’obiettivo di rinnovare il “parco finestre” mantenendo lo stile classico di Malta, per le porte e le porte-finestre è stato scelto il sistema EKU 66TT HPS per serramenti a taglio termico ad alte prestazioni di isolamento termoacustico; una scelta messa in atto per rispondere a un doppio obiettivo: aggiornare le caratteristiche tecniche dell’infisso e, contemporaneamente, garantire un’alta qualità estetica. La ricerca di stile si nota anche nei dettagli: la ferramenta ha privilegiato maniglie sottili e strette, ispirate al design delle antiche maniglie in ferro. Le persiane, invece, sono state realizzare con il sistema EKU 40: le lamelle sono ancora fisse e rispettano il disegno delle precedenti; come maniglia, è stato inserito un modello a baionetta, con l’obiettivo di rispettare le caratteristiche storiche dell’edificio. Dal punto di vista cromatico, i nuovi infissi cono in “nero elettrocolore”; l’ingegnere Veronica Fiore, che ha seguito il progetto, motiva così la scelta: “il colore nero rappresenta una precisa richiesta del proprietario della villa. Abbiamo quindi consigliato l’elettrocolore dato che la villa è molto esposta all’irraggiamento solare; l’elettrocolore infatti dura di più nel tempo rispetto a una normale verniciatura, che tende a scolorirsi più facilmente”.

La fase di cantiere è stata particolarmente delicata, considerando la fragilità della pietra calcarea strutturale; tendeva infatti a sgretolarsi e l’operazione di rimozione degli infissi esistenti è stata svolta con grande cura. Una volta terminata la rimozione, il montaggio dei serramenti è stato effettuato a regola d’arte. Nello specifico, la maggior parte delle 73 finestre sono a 4 ante, tutte apribili; le due interne si aprono su quelle esterne e insieme si aprono sul muro a pacchetto; due a destra e due a sinistra. “In alcuni punti, per le persiane è stato necessario utilizzare delle cerniere a scavalco, perché le ante potessero aprirsi più lontane rispetto al telaio e appoggiarsi al muro esternamente”, specifica l’ingegnere.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome