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VEKA e Finestra Italiana sostenitrici di SERR e del riciclo dei profili in PVC 

In occasione della SERR – Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti – Finestra Italiana ricorda perché è importante battersi per salvaguardare l’economia circolare

VEKA e Finestra Italiana sostenitrici di SERR e del riciclo dei profili in PVC 

In occasione della dodicesima edizione della Settimana Europea per la Riduzione del Rifiuti (SERR) iniziata sabato 21 novembre 2020, i  partner di Finestra Italiana, che utilizzano i profili a basso impatto ambientale di VEKA, chiedono a tutti i loro collaboratori e ai loro clienti di proseguire con questa virtuosa missione, svolgendo quante più azioni possibili per la salvaguardia del nostro pianeta, non solo nella Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti ma anche nella quotidianità.

Una missione che certo non a caso vede protagonista VEKA, gruppo industriale che oltre  ad essere leader mondiale nella produzione di serramenti in PVC, è anche tra i leader a livello mondiale per il corretto smaltimento dei profili.

Impianto riciclo profili in PVC di VEKA

Per questo VEKA fin dal 1993 si è impegnata  nel processo di riciclaggio nel campo dei serramenti investendo per realizzazione  dell’impianto di riciclaggio più grande e più moderno d’Europa. Impianto, situato in Germania, di cui nel 2008 è stata ampliata  la capacità annuale a 50.000 tonnellate di materiale riciclato. Attività di riciclaggio estese a livello europeo con l’acquisizione da parte di VEKA di impianti aggiuntivi in Francia e in Regno Unito, in modo da poter coprire buona parte dell’Europa.

ma cos’è la SERR?

SERR è un’iniziativa nata e promossa all’interno del programma LIFE+ della Commissione Europea, mirato alla protezione dell’ambiente inteso come habitat, specie e biodiversità, e alla salvaguardia della salute.

L’obiettivo di questa settimana è sensibilizzare le istituzioni, le aziende e i consumatori sulle strategie e le politiche di prevenzione dei rifiuti delineate dall’Unione Europea, che gli Stati membri sono chiamati a seguire.

In che modo? Nell’arco di questa settimana – che si svolge solitamente a fine novembre – tutti gli attori coinvolti devono organizzare delle azioni concrete per ridurre i propri rifiuti e registrarle sul portale dedicato: enti pubblici, imprese, associazioni, scuole, singoli cittadini, tutti possono partecipare e fare la loro parte. Inoltre negli ultimi anni si è dimostrata fondamentale la diffusione della parola sul consumo sostenibile e sull’economia circolare da parte delle migliaia di volontari che con passione e tenacia partecipano al progetto.

rifiuti: le tre R al vertice della gerarchia

Le azioni svolte nell’ambito della SERR riguardano le 3 R, che sono al vertice della gerarchia dei rifiuti:

  • riduzione – valutare se veramente l’acquisto che si sta per fare è necessario, oppure se è possibile riutilizzare qualcosa che abbiamo già o chiederla in prestito
  • riutilizzo – prediligere prodotti riutilizzabili invece di quelli monouso
  • riciclaggio – opzione migliore dello smaltimento indifferenziato, ma non abbastanza virtuoso, poiché a differenza dei primi due punti si generano dei rifiuti.

Il Comitato promotore nazionale per il nostro Paese è composto da CNI Unesco, Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Utilitalia, Anci, Città Metropolitana di Torino, Legambiente, Regione Siciliana e AICA, e nel 2019 proprio l’Italia si è confermato lo Stato più virtuoso con circa 6.000 azioni, mentre in totale in tutta Europa sono state registrate oltre 12.800 azioni.

Ogni edizione si contraddistingue per un tema specifico, e nel 2020 è stato scelto quello dei Rifiuti Invisibili, vale a dire tutti quei rifiuti che vengono generati durante la produzione e che non vengono mai considerati, per esempio la produzione di uno smartphone di poco meno di 200 g genera ben 86 Kg di rifiuti.

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