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63% degli italiani “costretti” da pandemia al primo acquisto online

Ma, se il 70% si è abituato alle nuove procedure e torna a vivere normalmente la visita in negozio, il 63% non può negare come si sia persa piacevolezza

 

 

63% degli italiani "costretti" da pandemia al primo acquisto online

Stando a quanto rilevato dall’Osservatorio Findomestic di Novembre realizzato dalla società di credito al consumo del gruppo BNP Paribas in collaborazione con Eumetra, dallo scorso marzo ad oggi il 63% degli italiani, “costretti” dal lockdown e dal protrarsi del contesto emergenziale, ha acquistato online almeno un prodotto o un servizio che non aveva mai comprato in rete.

Il 25% ha preso mouse e tastiera per fare la sua prima spesa al supermercato online, il 10% ha comprato piccoli elettrodomestici e prodotti informatici. Il 9% ha acquistato per la prima volta sul canale digitale prodotti per il fai-da-te e l’8% telefoni e accessori.

Ma se il 63% degli italiani è stata costretta dalla pandemia al suo primo acquisto online, in generale l’online si sceglie perché i prezzi sono più convenienti (62% degli intervistati), per l’ampiezza della gamma dei prodotti offerti (47%) ma anche perché così si evita di esporci al rischio contagio (26%).

Chi, invece, preferisce recarsi nel punto vendita non può ancora prescindere dal vedere il prodotto “dal vivo” (68%) e ama interagire con il personale di vendita (23%). Ma, se il 70% si è abituato alle nuove procedure e torna a vivere normalmente la visita in negozio, il 63% non può negare come si sia persa piacevolezza e il 53% come, nonostante tutto, sul punto vendita fisico si continui ad avvertire il rischio di contrarre il contagio. Anche per questo il 29% dichiara oggi di acquistare di più online rispetto a quanto faceva prima di marzo.

Sulla durata dell’emergenza risulta essere quasi equamente diviso: per il 45% si può risolvere nel giro di 3-6 mesi, mentre per il 43% ci vorrà l’intero 2021.  Stando sempre ala rilevazione, in tale contesto il 57% del campione si è dichiarato  convinto che il proprio reddito familiare non subirà variazioni mentre il 31% (era il 22% a settembre) ne prevede una diminuzione. E se il 46% risulta avere dichiarato  di spendere meno rispetto al pre-Covid, il 26% ha indicato di farlo  soprattutto per prudenza  o per risparmiare (8%) e solo in misura minore perché la propria situazione economica è peggiorata (19%).

(immagine apertura di Oknoplast)

 

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