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Efficenza energetica e serramenti, tornano a diminuire intenzioni d’acquisto

Ennesima caduta della domanda potenziale di serramenti da parte dei privati i cui connotati sono da ben ponderare in considerazione anche del fatto che all'interno del paniere di prodotti considerati dall’Osservatorio Findomestic per l'efficentamento energetico i serramenti sono gli unici a presentare una diminuzione

 

Efficenza energetica e serramenti, tornano a diminuire intenzioni d'acquistoLa diffusione del barometro definito dall’Osservatorio mensile Findomestic di novembre rimarca come dopo la ripresa delle intenzioni di acquisto di serramenti rilevata mese su mese presso i consumatori finali in agosto ( +25,6% ) e settembre (+0,6%) ad ottobre si sia registrata una significativa flessione (-8,6%); forte arretramento della propensione all’acquisto in minima parte attribuibile alla concomitante lieve crescita della spesa indicata (poco oltre i 3000 euro).

Ennesima caduta della domanda potenziale di serramenti da parte dei privati i cui connotati sono da ben ponderare in considerazione anche del fatto che all’interno del paniere di prodotti considerati dall’Osservatorio Findomestic per l’efficentamento energetico i serramenti sono gli unici a presentare una diminuzione delle intenzioni di acquisto espresse dal campione rappresentativo della popolazione italiana.

Paniere di prodotti per l’efficenza energetica che, serramenti esclusi, risulta essere controtendenza rispetto agli altri comparti di mercato considerati. Tuttavia gli incentivi sembrano continuare a funzionare solo per quelle tipologie di prodotto destinate a mitigare gli effetti associati all’avvicinarsi della stagione fredda ma, incomprensibilmente,  non per quelli che riducono le dispersioni di calore.

Difatti, se le propensioni all’acquisto di stufe e caldaie (+9,2%) può avere come sollecitazione alla domanda l’avvio della stagione fredda, lo stesso non può riferirsi al  +11,7% fatto registrare per gli impianti fotovoltaici.

Andamento in crescita che, ribadiamo, si sviluppa all’interno di una scenario generale di propensione alla spesa per beni durevoli che fa segnare un calo medio delle intenzioni d’acquisto del 4,5% rispetto al mese di settembre probabilmente anche per effetto del comprensibile aumento di preoccupazione per l’economia del Paese e per il proprio reddito associato alla “seconda ondata ” della pandemia da Covid-19

 

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