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Involucro edilizio. Rapporto UNICMI articola stime 2020-2021

Detrazioni fiscali e rilancio degli investimenti pubblici sono fondamentali per sostenere il settore e stimolare l’innovazione tecnologica e commerciale delle aziende, ma non potranno riportare il mercato a livelli pre-COVID nel 2021

 

Presentato da Pietro Gimelli e Guido Faré, rispettivamente direttore e presidente di UNICMI, si è svolto nel tardo pomeriggio di ieri il webinair di presentazione del Rapporto UNICMI 2021 sul mercato dell’involucro edilizio.

Rapporto che contiene l’analisi del mercato italiano dei serramenti e delle facciate continue nel 2020 con le previsioni per il 2021.

Ad articolarne i contenuti nel webinair alle centinaia di operatori collegati, Carmine Garzia responsabile dell’’Ufficio Studi Economici UNICMI.

Secondo le rilevazioni presentate il 2020 per il settore delle costruzioni si sarebbe chiuso con un -6,5%, con un PIL in calo dell’8.9% (in netto miglioramento rispetto alle previsioni di metà anno che davano una diminuzione a doppia cifra). Per il 2021 anche UNICMI prevede un rimbalzo che viene quantificato nel +3,6% a fronte di una generalizzata ripresa del PIL che si si stima attestarsi al +4,1%.

Il rapporto indicata per l settore delle costruzioni (escluse le infrastrutture) un valore di  102,3 miliardi di Euro, di cui 58,9 nel segmento residenziale, che a loro volta per l’involucro edilizio valgono 2,6 miliardi di Euro di domanda di serramenti e 43,5 miliardi di Euro nel segmento delle costruzioni non residenziali, generando una domanda di 1,8 miliardi di Euro tra serramenti (1.280 milioni di Euro) e facciate continue (548 milioni di Euro).

Dati di dettaglio relativi all’involucro edilizio riferito a serramenti e facciate che meglio approfondiremo su uno dei prossimi numero di “serramenti design e componenti”. Andamenti che per i serramenti vedono sempre l’importante contributo degli incentivi fiscali per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici.

Sostegno record eco incentivi per i serramenti

Incentivi che nonostante la perdita del primato registrato dai serramenti per gli interventi che hanno usufruito dell’Ecobonus,  hanno complessivamente contribuito (tra Ecobonus e Bonus Casa) anche nel 2019 a sostenere in modo significativo la domanda di serramenti con un valore da record di 1.750 milioni di Euro. Per il 2020 si stima un significativo ridimensionamento a 1.352 milioni di Euro.

Gli incentivi sono diventati una componente strutturale della domanda di serramenti, si consideri che poco meno del 40% del fatturato dei costruttori di serramenti metallici è generato da interventi incentivati, e il loro mantenimento è essenziale per accompagnare la modesta ripresa del mercato.

Sostegno record alla vendita di serramenti nel 2019 che si inserisce in uno scenario di mercato per il quale si stima una perdita del 9% degli investimenti in costruzioni residenziali nel 2020 con un rimbalzo del +4,5% nel 2021.  Il segmento delle costruzioni non residenziali, alimentato in gran parte dalle nuove costruzioni destinate al terziario avanzato e alle attività commerciali, avrebbe registrato una flessione del -6% nel 2020 , mentre per il 2021 si stima una crescita  del 3% nel 2021.

“I cambiamenti attesi nell’organizzazione del lavoro post pandemia potrebbero comportare una significativa riduzione della domanda di spazi ad uso uffici e commerciali, specialmente nelle aree metropolitane, con conseguenti effetti sui tassi di occupazione e quindi sui futuri investimenti in costruzioni non residenziali. Solo nella seconda metà del 2021 sarà possibile valutare lo scenario di medio periodo” ha sottolineato Carmine Garzia.

Forte impatto della pandemia sulla redditività

Come sempre molto interessanti gli indicatori rilevati dall’analisi di un panell rappresentativo di aziende produttrici di serramenti e facciate. Dati che indicano un tasso di variazione dei ricavi nel settore dei serramenti e delle facciate continue diminuito del -7,7% nel 2020 ed un rimbalzo del + 3,9% nel 2021.

L’analisi dei bilanci dei costruttori di serramenti metallici e di facciate continue evidenzia un forte impatto sulla redditività operativa (ROS), che crollerà dal 6.1% del 2019 all’1.9% del 2020 per i costruttori di facciate continue, e dal 5.3% al -0.7% per i costruttori di serramenti metallici.

Un elemento positivo è rappresentato dall’impatto limitato sulla struttura finanziaria per i costruttori di serramenti metallici che non subiscono un incremento significativo del tasso di indebitamento. I costruttori di facciate continue subiscono, invece, un aumento della tensione finanziaria, legata all’impossibilità di fatturare (e incassare) sulla base dello stato di avanzamento dei lavori, bloccati per il lockdown nel 2020.

Si tratta in ogni caso di situazioni che andranno normalizzandosi nel 2021, con la piena ripresa dell’operatività.

Tornando alla scenario generale tracciato dal rapporto per l’involucro edilizio, nel segmento residenziale sarebbero andate perdute circa mezzo milione di unità finestra. Secondo UNICMI i serramenti in alluminio detengono (in valore) il 36.5% del mercato, seguiti a stretta misura dal PVC (35%) che segna una forte crescita nell’ultimo biennio, quindi dal legno che scende al 28.5%.

In termini di volumi venduti (unità finestra) il PVC si conferma il materiale leader di mercato con il 41%, seguito dall’alluminio con il 33% e dal legno con il 26%. Il PVC, rispetto al legno e all’alluminio, continua a crescere e a conquistare quote di mercato per la forte capacità di penetrazione nel segmento del recupero, grazie ad un sistema distributivo capillare ed efficiente ad un rapporto tra prezzo e prestazioni di isolamento termico molto favorevole.

I serramenti metallici hanno risentito pesantemente non solo rallentamento nel mercato delle ristrutturazioni residenziali, ma anche della battuta d’arresto nelle nuove costruzioni, sia residenziali sia non residenziali, dove con riferimento all’involucro edilizio l’alluminio ha una forte penetrazione. Si consideri che i permessi a costruire nel residenziale nuovo sono calati nel 2020 di oltre il 15% e nel non residenziale del 34%.

In questo scenario il mercato italiano dei serramenti metallici, che stima valere 1.409 milioni di Euro, nel 2020 ha perso il 9.2% rispetto al 2019, e nel 2021 si stima crescerà  del 2.6%.

Il mercato italiano delle facciate continue è rimasto stabile nel 2020 di 548 milioni di Euro, e si prevede registrerà una crescita del 3.1% nel 2021 grazie alla ripresa delle commesse che avevano subito rallentamenti nel lockdown e alla partenza di lavori pianificati e assegnati nel 2020. Il fatturato realizzato all’estero dai costruttori di facciate continue si è leggermente ridotto passando dal 42.9% al 37.4%.

 

 

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