Nonostante i dati (comunque notevoli) diffusi da Acimall relativi all’andamento nel 4° trimestre del mercato delle tecnologie lavorazione del legno (macchine, impianti, attrezzature ed utensili), presentino un rallentamento rispetto ai trimestri precedenti è indubbio che nel 2021 vi sia stata una crescita degli ordini difficilmente immaginabile.
Nel periodo ottobre-dicembre 2021 gli ordini risultano essere cresciuti del 41% sullo stesso periodo 2020, grazie alla spinta di un ottimo più 60 % sul mercato interno e del 38,6% sui mercati mondiali.
Andamento del mercato delle tecnologie lavorazione del legno che avrebbe un rovescio della medaglia sul fronte della produzione, condizionata da difficoltà di reperimento, rincari e ritardi nei rifornimenti di materie prime e componenti che potrebbero interessare la prima parte dell’anno in corso.
L’indagine trimestrale realizzata dall’Ufficio studi di Acimall – l’associazione che riunisce i costruttori di tecnologie per il legno – su un campione statistico significativo rivela che il carnet ordini è pari a 6,1 mesi, un dato che non si riscontrava nelle analisi periodiche da molto tempo.
Crescita importante anche rispetto al 2019
I dati relativi all’ultimo trimestre dell’anno permettono di avere una visione del 2021 nel suo insieme: secondo l’Ufficio studi Acimall la raccolta degli ordini nei dodici mesi sarebbe cresciuta del 72% rispetto al 2020, l’anno in cui gli effetti della pandemia sono stati più devastanti. Crescita che rimane comunque “importante” anche se confrontata con gli ordini raccolti nel 2019 (più 44,1%). Se confrontiamo poi i dati “trimestre su trimestre” – ovvero il periodo ottobre-dicembre 2021 rispetto agli stessi tre mesi del 2019 – l’aumento degli ordini è stato del 46,1% , dunque perfettamente in linea con il risultato registrato per l’intero 2021.
L’indagine previsionale effettuata presso un campione di aziende prima dell’invasione Russa dell’Ucraina, confermava per il mercato estero una forte propensione alla stabilità (76%), mentre il 24 % stimava una ulteriore crescita nei primi tre mesi di quest’anno. Sui livelli attuali (66% del campione) le previsioni formulate sull’andamento del mercato interno nei prossimi mesi ; per il 29% avrebbe potuto anche continuare a crescere.