Nell’attesa che venga ufficializzato con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, lo schema delle decreto relativo alle ulteriori misure urgenti per l’attuazione del PNRR approvato dal Governo tra i tanti aspetti prevede anche la modifica dello statuto di Enea.
Modifiche statuto Enea definito dall’Art. 20 per il potenziamento della governance del sistema di monitoraggio dell’efficientamento energetico attraverso le misure di Ecobonus e Sismabonus.
Modifiche cosi motivate: “...al fine di assicurare al Ministero della transizione ecologica il supporto necessario per l’espletamento delle attività tecniche e scientifiche correlate alla attuazione e al monitoraggio del Piano Nazionale per la Ripresa e la Resilienza (PNRR), entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto, l’ENEA modifica il proprio statuto prevedendo l’istituzione della figura del Direttore Generale.
Con decreto del Ministro della transizione ecologica, di concerto con il Ministero dell’economia e delle finanze, la dotazione organica dell’Agenzia è modificata con l’inserimento di una unità dirigenziale di livello generale“.
Modifica statuto Enea che viene configurata all’interno dalla contestuale sostituzione del comma 2bis dell’articolo 16 la legge n. 90 dell’agosto 2013
Comma il cui testo viene sostituito dal seguente: “2-bis. Al fine di garantire la corretta attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, nell’ambito della Missione 2, Componente 3, Investimento 2.1 “Ecobonus e Sismabonus fino al 110% per l’efficienza energetica e la sicurezza degli edifici”, nonché al fine di effettuare il monitoraggio degli interventi di cui al presente articolo, compresa la valutazione del risparmio energetico da essi conseguito, in analogia a quanto già previsto in materia di detrazioni fiscali per la riqualificazione energetica degli edifici, sono trasmesse per via telematica all’ENEA le informazioni sugli interventi effettuati.
L’ENEA elabora le informazioni pervenute e trasmette una relazione sui risultati degli interventi al Ministero della Transizione Ecologica, al Ministero dell’economia e delle finanze, alle Regioni e alle Province autonome di Trento e di Bolzano, nell’ambito delle rispettive competenze territoriali.”
Nel ricordare che prima della sua pubblicazione anche il testo riportato potrebbe subire ancora ulteriori modifiche, ne rimandiamo lettura e ulteriori approfondimenti a seguito della sua pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale