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Nel secondo trimestre PIL in crescita del 4,7% rispetto al 2021

La ripresa degli investimenti risulta essere stata soprattutto determinata dalla spesa per impianti, macchinari,  armamenti (crescita risultata pari all’1,8%) e dalla crescita della spesa in abitazioni e fabbricati non residenziali e altre opere (rispettivamente pari al 2% e all’1,6%)

Diffusi da ISTAT i dati sull’andamento del prodotto interno generato dall’Italia relativo al  secondo trimestre del 2022 i cui valori espressi in valori corretti per gli effetti di calendario e destagionalizzati,  indicano un aumento del PIL dell’1,1% rispetto al trimestre precedente e del 4,7% nei confronti dell’analogo trimestre del 2021.

Valori rivisti in crescita rispetto a quelli diffusi nella stima preliminare del  29 luglio ( rispettivamente 1% trimestre su trimestre e 4,6%  quella tendenziale del 4,6%)

Rispetto al trimestre precedente, tutti i principali aggregati della domanda interna risultano essere in ripresa, con un aumento dell’1,7% sia dei consumi finali nazionali, sia degli investimenti fissi lordi. Le importazioni e le esportazioni sono aumentate, rispettivamente, del +3,3% e del +2,5%.A fronte di una diminuzione della componente relativa ai mezzi di trasporto (-0,4%), la ripresa degli investimenti risulta essere stata soprattutto determinata dalla spesa per impianti, macchinari,  armamenti (crescita risultata pari all’1,8%) e dalla crescita della spesa in abitazioni e fabbricati non residenziali e altre opere (rispettivamente pari al 2% e all’1,6%).Al netto delle scorte, la domanda complessiva ha fornito un contributo positivo alla crescita dell’1,6% al netto del contributo negativo (-0,4%) della spesa delle Amministrazioni Pubbliche e della domanda estera netta, il cui contributo è risultato pari a -0,2 punti percentuali.

La variazione acquisita per il 2022 risulta essere ora pari al +3,5%.

Da sottolineare infine come si siano registrati nel trimestre andamenti congiunturali negativi  del valore aggiunto “solo” per agricoltura, silvicoltura e pesca (-1,1%) e delle attivitĂ  professionali(-3,5%) mentre i restanti comparti monitorati presentano tutti valori positivi a cominciare dalle costruzioni (+1,8%) e dall’industria  in senso stretto (+1,3%).

Aumenti che superano il 3% per quelli del commercio, riparazione di veicoli, trasporto, magazzinaggio, alloggio e ristorazione.

Nel secondo trimestre PIL in crescita del 4,7% rispetto al 2021

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