400 espositori, 32.000 visitatori, 100 eventi, 500 partecipanti al Klimahouse Congress: un bilancio più che positivo quello presentato a consuntivo dalla 18a edizione di Klimahouse che si è chiusa sabato 11 aprile. Manifestazione che continua a mettere al centro l’integrazione tra prodotti, idee e progetti all’avanguardia, Start Up e… Green Jobs.
Un focus importante nell’abito di quella che di fatto rappresenta una piattaforma di connessione (diretta e digitale) per imprese, associazioni, operatori del settore, startup all’avanguardia e utenti finali è stato infatti dedicato alle professioni più ricercate per lo sviluppo del settore.
Proprio su fondamentale tema delle competenze e delle necessità Klimahouse ha promosso una ricerca condotta da Local Area Network che ha evidenziato quali sono le figure strategiche per rispondere alle sfide globali dell’edilizia sostenibile.
La survey ha coinvolto 700 realtà del comparto tra cui aziende del settore edile (30,1%), studi tecnici (36,1%) e professionali (33,8%) che operano sul territorio nazionale.
Nonostante la stretta ai bonus immobiliari decisa nelle ultime settimane, le interviste hanno rilevato quali sono i bisogni occupazionali di aziende e studi professionali e sottolineato che il tema della sostenibilità resta cruciale nell’evoluzione del settore in cui occorrono professionisti con conoscenze e abilità adeguate.
E sostenibilità non significa, infatti, solo materiali, energia rinnovabile, impiantistica, tecnologie ma soprattutto competenze professionali per consentire l’adozione ottimale dei protocolli più avanzati.
Dalla ricerca emerge che sono numerose le imprese che intendono assumere nel breve periodo, nello specifico le aziende di costruzioni (53,9%) che ricercano manodopera qualificata con mansioni tradizionali. In particolare, i profili più richiesti da imprese edili e lavori specializzati sono operai con mansioni tradizionali (60,9%), addetti a comunicazione e marketing (18,4%), addetti a impianti di condizionamento a basso impatto ambientale (16,1%) e certificatori della qualità ambientale/sicurezza (12,7%).
Gli studi professionali, invece, ricercano maggiormente ingegneri ambientali o civili (37,4%), geometri o periti (37,3%), architetti paesaggisti (23,0%) e ingegneri energetici o energy manager (18,1%).
Nonostante la (sentita) mancanza di dirette online dei tanti eventi che si sono svolti nel corso dello svolgimento dei 4 giorni di manifestazione al sucesso della dell’evento hanno indubbiamente contribuito le iniziative come i Klimahouse Tours, visite guidate agli edifici sostenibili dell’Alto Adige più virtuosi, organizzate in collaborazione con la Fondazione Architettura, il Klimahouse Congress e il Klimahouse Wood Summit, i due appuntamenti annuali dedicati all’approfondimento rispettivamente del New European Bauhaus e del mondo del legno.
Riscontro positivo alla 18a edizione di Klimahouse anche per l’originale Future Hub dedicato alle Start up e per lo spazio divulgativo di Isola Ursa che, ancora una volta, ha coinvolto tanti studenti e un ampio pubblico interessato ad approfondire i temi di responsabilità e impatto ambientale.
“Siamo una piattaforma importante per diffondere una cultura dell’edilizia meno impattante, sia dal punto di vista energetico che ambientale. Per questo, oltre a promuovere prodotti e soluzioni, diamo una chiave di lettura per comprendere lo sviluppo del mercato del lavoro in questo settore – ha dichiarato un soddisfatto Thomas Mur, Direttore di Fiera Bolzano – . Con la survey sui green jobs in edilizia abbiamo quindi focalizzato l’attenzione sul fattore primario per lo sviluppo dell’edilizia green: l’uomo”.
In attesa di Klimahouse 2024 – che si terrà dal 31 gennaio al 3 febbraio – è possibile rivivere a posteriori alcuni momenti della 18esima edizione riguardando gratuitamente i principali appuntamenti on demand resi disponibili sul sito di Klimahouse.
(foto Marco Parisi)