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ME-Made Expo, aldilà delle dichiarazioni sinergia ancora da trovare

Per la prima volta la manifestazione si è svolta all’interno di MIBA-Milan international Building Alliance, l’evento che ha registrato la presenza di più di 80.000 operatori da 111 Paesi. Grande soddisfazione viene dichiarata per MADE expo, che pur confortata da una probabile crescita di affluenza di visitatori rimane "orfana" dei principali attori del mercato

Si è conclusa con numeri di visitatori incoraggiante e un oggettivo miglioramento espositivo l’edizione 2023 di ME-Made Expo che dal 15 al 18 novembre ha occupato quattro padiglioni di Fiera Milano all’interno del MIBA-Milan international Building Alliance, nuovo ambizioso format che si ripromette di definire l’unione sinergica di quattro manifestazione  – GEE-Global Elevator Exhibition, Made Expo, SBE-SMART BUILDING EXPO e SICUREZZA – focalizzate sull’evoluzione sostenibile e smart degli edifici e delle città.

Sinergia che ad onor del vero ci è parsa visibile solo da come si presentavano gli spazi espositivi perché, stavolta, passando da una manifestazione all’altra l’allestimento definito per il MADE Expo non ha dato la netta impressione di connotare, come nella precedente edizione, la più “povera”  tra le 3 fiere allora concomitanti (mancava GEE-Global Elevator Exhibition).

Rimane, comunque, difficile parlare di sinergia quanto non è chiaramente identificabile il comune denominatore che collegava, per esempio, gli espositori di serrature e chiusure tecniche presenti a Sicurezza con quelli che avevano invece deciso di esporre a ME-Made Expo.

Le  701 aziende di 29 Paesi  (questi i dati comunicati dagli organizzatori) distribuite nei due saloni Costruzioni e Involucro, hanno fatto proprio un proposto concetto di sinergia  tra manifestazioni che nei fatti è apparso di problematica comprensione.

Meglio sicuramente è andata per molte aziende l’affluenza al proprio stand. Per quello che abbiamo potuto constatare direttamente i visitatori sono stati molti e molto interessati; non conoscendo i dati di dettaglio (il dato reso noto è di 80mila visitatori complessivi per le 4 manifestazioni) non siamo in grado di dire se sono stati di più o di meno della precedente edizione. Di sicuro c’è che stavolta  l’afflusso non è stato “falsato”, come nella precedente edizione,  da un corridoio di trasferimento ai padiglioni calpestato anche dalla  impressionante “moltitudine” di visitatori che si stavano recando allora concomitante EICMA, il salone internazionale del ciclo e motociclo.

Andati quasi deserti, invece,  gran parte degli oltre 100 appuntamenti in programma (molti costituiti da ripetizioni giornaliere) anche perché  mai “richiamati” da annunci. Girando tra gli stand  è stata netta l’impressione che non si è riusciti ad essere sufficientemente attrattivi; incapacità che ha pesato notevolmente sull’effettiva rappresentatività della manifestazione.

Di fatto mancavano i facciattisti, i gammisti, i sistemisti, i maggiori produttori di serramenti in legno, di ferramenta, di macchine, di accessori, di servizi, ecc. Difficile concordare che per la filiera dell’involucro trasparente l’edizione 2023 di ME-MADE Expo si sia “confermata vetrina ideale dove fare spazio a nuovi processi, nuovi sistemi e nuovi materiali in grado di supportare il mondo dei professionisti nel fondamentale processo di trasformazione dell’ambiente costruito” come dichiarato dagli organizzatori.

C’è ancora molto da lavorare per andare oltre l’innovazione- informazione- formazione  sviluppata da settori funzionalmente accorpati in diverse manifestazione presentate come un’alleanza che nei fatti è sembrata soprattuto costituire un comune “contenitore” attraverso il quale cercare di “condividere” i visitatori piuttosto che un nuovo paradigma  nel quale rendere effettive e comprensibili le esistenti sinergie trasversali tra filiere in termini concettuali, tecnologici e funzionali. Una proposizione molto ambiziosa nello sviluppo che probabilmente può diventare maggiormente  “attrattiva” facendo evolvere il format creato.

 

 

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