Discussione

Prospettive detrazioni? Le (poche) certezze

Nella proroga deelle detrazioni evidente l’influenza delle lobby esercitato dalle associazioni di interesse settoriale

Dal tracciare i probabili, ed economicamente pesanti, effetti delle immediate sanzioni nei confronti dell’Italia che sarebbero scattate il 1° giugno per effetto della scontata sentenza di condanna espressa Corte di Giustizia UE a seguito della procedura di infrazione n. 2012/0368 per il mancato recepimento della Direttiva 2010/31/UE, al trattare a “caldo” il testo di un Decreto legge emanato all’ultimo momento dal Governo per cerca di rimediare. Evento che al di là dell’imporci, con sollievo, la immediata riscritta del pezzo, ci offre alcune certezze e molti spunti di riflessione che potrebbero però assumere connotati diversi nei 60 giorni di discussione previsti per la conversione in legge del testo. Per tale ragione ci limitiamo qui agli aspetti di ragionevole certezza che si riverberano direttamente sulla filiera del serramento. Il primo, e vale la pena ribadirlo, è che il testo del decreto risponde dichiaratamente agli appunti mossi in sede UE. E non solo integrando e modificando l’articolato del decreto legislativo del 19 agosto 2005, n. 192 in relazione alla già richiamata procedura di infrazione. Difatti, l’innalzamento dal 55% al 65% delle detrazione per l’efficienza energetica degli edifici in scadenza risponde ad altre due critiche ultimamente mosse in ambito europeo (Corte dei Conti e Commissione): quella di differenziare maggiormente gli incentivi previsi dalle agevolazioni per l’efficientamento con l’innalzamento al 50% del bonus stabilito per le ristrutturazioni, e quella di introdurre, per la riqualificazione energetica, criteri legati alla valutazione costi-benefici degli interventi. In proposito, forse non tutti sanno che nella prima bozza del testo di legge circolante, l’innalzamento della detrazione indicata per l’efficientamento era ancora più rilevante (75%), ma di importo limitato per singolo intervento e subordinata alla contestuale presenza di dispositivi per il controllo del calore. A ciò si aggiungeva per i soli serramenti una incompressibile, e a parer nostro di ispirazione solo “punitiva”, abbassamento dei valori di trasmittanza termica previsti. Misure che nel testo di legge poi licenziato sono state cancellate anche per l’oggettiva maggior complessità imposta (pure in sede dichiarativa) nei confronti di interventi il cui solo scopo nell’immediato era, ed è, convincere gli incerti ad effettuarli nei prossimi 6 mesi. Di qui la successiva decisione di limitarsi ad elevare, fino al 31 dicembre, dal 55 al 65% la percentuale della detrazione prevista mantenendo inalterati parametri e procedure. Argomento che ci proietta al 2° aspetto da considerarsi ragionevolmente certo: così come dichiarato, anche tutti i documenti collegati al decreto indicano incontestabilmente che parametri e procedure per l’arrogazione della detrazione per la riqualificazione energetica saranno modificati in senso UE e ridefiniti entro giugno 2014. Ed in tal senso va a parer nostro interpretata pure l’ulteriore estensione di altri 6 mesi (quindi con scadenza 30 giugno 2014) delle detrazioni purché interessino interventi che vanno al di là della singola unità abitativa. Altro aspetto di certezza è l’influenza e peso della lobby esercitato dalle associazioni di interesse settoriale. Diversamente non si spiegherebbe a quale logica di urgenza legata all’edilizia risponde l’inserimento fino al 31 dicembre tra gli interventi di ristrutturazione edile “l’acquisto di mobili finalizzati all’arredo dell’immobile oggetto di ristrutturazione“ per una spesa massima di 10.000 Euro. Seppure nel perimetro delle regole concordate con l’UE, anche l’attuale Governo si dimostra, al dunque, molto sensibile alle singole istanze portate avanti dalle associazioni di settore, purché di indubbio “peso” in termini di rappresentatività. Probabilmente la loro influenza si farà sentire anche in fase di conversione in legge del testo del decreto. Conversione che ricordiamo deve obbligatoriamente avvenire entro i primi di agosto. Avremo quindi certo modo di riparlarne ancora nei prossimi mesi.

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