Il riconosciuto pregio del rapporto annuale rilasciato dal Centro Ricerche Economiche Sociali di Mercato per l’Edilizia e il Territorio (Cresme) è quello di fornire una panoramica del mondo delle costruzioni del nostro Paese. È importante però ricordarne la natura di indicazione generale e stimolo, piuttosto che di puntuale valutazione con riferimento ai singoli aspetti. Questo ci sembra particolarmente vero per la sezione dei bilanci dedicata al comparto del serramento. E al suo interno a gruppi come Metra o Hydro Building Systems, particolarmente impegnate nel settore del serramento in alluminio. La considerazione del solo dato di fatturato disgiunto dalla dinamica del costo dell’alluminio, tende infatti ad esagerare l’entità dell’esistente crisi del serramento in metallo. Se consideriamo il prezzo medio annuo 2012 dell’alluminio rispetto al 2011 (quotazioni al London Metal exchange), risulta una contrazione di quasi il -16%. Nel caso di Metra ciò induce a stimare che la contrazione reale del mercato sia stata ben al di sotto del -19% circa che appare dal fatturato. E altrettanto si può dire di Hydro Building System. Si tratta di un’osservazione ovvia, ma non sempre immediata. E la cosa che colpisce di più ad una prima lettura del dato fornito è la dimensione della variazione. Per l’insieme del serramento il quasi -15% patito nel 2012. Quanto osservato per Metra e Hydro Building System è valido anche per altre aziende ove però la maggiore complessità del processo di trasformazione rende un po’ più laboriosa la valutazione dell’impatto dei prezzi delle materie prime di base. D’altra parte un confronto temporalmente più profondo, per esempio proprio di Metra rispetto a Hydro Building System, segnala la presenza anche di specificità connesse alle singole aziende (strategie e clienti di riferimento). L’invito dunque è non abbandonarsi mai a generalizzazioni, senza tener conto del peso che i diversi fattori concorrono alla determinazione degli eventi. In questo caso del fatturato annuo delle imprese. Le rappresentazioni offerte questo anno dal 21° rapporto congiunturale e previsionale Cresme sono certamente più suggestive e stimolanti rispetto a quelle degli anni passati, ma non necessariamente più ricche di capacità esplicativa. Infatti, al di sotto dei 1000 bilanci considerati dal Centro Ricerche non si possono escludere casistiche che indipendentemente dalla dimensione, possano essere di successo. Casistiche che però non sempre sono imitabili. Oppure casistiche che i numeri non raccontano adeguatamente. Nel campo del serramento è quanto è accaduto a diverse aziende della filiera del PVC. E nessuna di loro figura nella classifica compilata da Cresme. Eppure il comparto del PVC in Italia ha raggiunto una dimensione considerevole all’interno del mondo del serramento. Perlomeno se consideriamo le stime formulate non solo da noi, ma, più recentemente, proprio da Cresme per FederlegnoArredo. Sottolineato questo aspetto, è innegabile la generalizzata condizione di crisi esistente pure nella filiera del serramento. Non è utile però fornire un’immagine sganciata dal contesto. Nel comparto dell’alluminio l’incidenza della materia prima è rilevante. D’altra parte il suo livello e dinamica dipende da fattori che mostrano il peso dei mercati internazionali anche su aspetti che sembrano tipicamente nazionali. Averne la consapevolezze aiuta a formulare obiettivi realisticamente ambiziosi. Se i dettagli offerti da Cresme possono essere fuorvianti, il complesso del rapporto è inattendibile? No. Però bisogna sapere che si deve riflettere e approfondire le suggestioni che da esso provengono. E si deve accettare che in alcuni casi un approccio additivo, lineare e proporzionale non è adatto per comprendere approcci basati su metodologie complesse. La qual cosa è particolarmente vera per gli approcci statistico-casuali, che richiedono l’accettazione di approcci con caratteristiche esponenziali. Cosa che dovrebbe ricordare chi le ricerche le fa e quanti la leggono.