Presentato il sistema innovativo appositamente creato da Came per Expo 2015

Giuseppe Sala, Commissario Unico Delegato del Governo per Expo Milano 2015, e Paolo Menuzzo, presidente di Came Group, hanno presentato oggi l’innovativo sistema di controllo accessi dell’Esposizione Universale, progettato per gestire l’ingresso degli oltre 20 milioni di visitatori attesi da tutto il mondo. Si stima, infatti, che nei sei mesi dell’evento, ogni giorno, circa 140 mila persone varcheranno i cancelli del sito espositivo: è come se una città delle dimensioni di Monza o Brescia si riversasse quotidianamente su un’area grande come circa 150 campi da calcio per poter visitare i padiglioni. In qualità di partner tecnologico di Expo Milano 2015, Came ha sviluppato un innovativo modello di controllo accessi per la sorveglianza, il comando e la regolazione dei dispositivi di automazione degli ingressi pedonali e veicolari, dei parcheggi, dei padiglioni e delle altre infrastrutture del sito espositivo per regolare l’entrata di operatori e visitatori. Il sistema di controllo accessi dovrà gestire anche picchi di 250mila persone, come quelli che si prevedono per le prime due ore di apertura dell’Esposizione Universale. La soluzione proposta si inserisce nel progetto della Digital Smart City di Expo Milano 2015 ed è stata studiata per anticipare i bisogni del territorio e lasciare in eredità alla città, al termine dell’evento, un modello tecnologico di riferimento all’avanguardia, sia per le strutture sia per le infrastrutture urbanistiche. Si tratta di un sistema totalmente nuovo, in grado di dialogare con le tecnologie di controllo, sicurezza, sorveglianza e connettività più efficienti presenti oggi sul mercato. Gli accessi perimetrali del sito espositivo saranno controllati da 250 tornelli automatici, 40 dei quali sono stati appositamente progettati per gestire l’ingresso dei visitatori diversamente abili. La fornitura si completerà con l’integrazione di automazioni per cancelli scorrevoli e per barriere stradali e con 80 dissuasori per la protezione e la selezione delle entrate perimetrali di passaggi carrai. Il sistema integrato di controllo accessi potrà essere monitorato anche attraverso 100 dispositivi palmari. Fulcro della piattaforma tecnologica sviluppata da Came è un nuovo tornello progettato ad hoc per Expo Milano 2015, in grado di leggere tutti i tipi di titoli d’ingresso, in formato cartaceo, QR Code, RFID o NFC per consentire l’accesso dei visitatori e degli espositori anche da mobile, utilizzando smartphone e tablet. Pensato per integrarsi con le tecnologie di tutti i partner di Expo Milano 2015, ciascun tornello è, inoltre, dotato di un software per la lettura biometrica che permette l’ingresso esclusivamente a personale qualificato e abilitato. Il design di questo prodotto è stato studiato per comunicare con i visitatori, anche attraverso segnalazioni luminose, rendendo più rapida la fase di accesso, riducendo code e lunghe attese. Came svilupperà soluzioni tecnologiche specifiche anche per i padiglioni dei Paesi Partecipanti al fine di agevolare l’entrata dei visitatori, in relazione alla diversa esigenza di fruibilità degli spazi. Il sistema di controllo e sicurezza che Came sta realizzando per l’Esposizione Universale – ha spiegato Giuseppe Sala, Commissario Unico Delegato del Governo per Expo Milano 2015 – testimonia la profonda conoscenza che quest’azienda ha nel gestire ambienti e contesti articolati, come sono quelli in cui si sviluppano i Grandi Eventi. Le soluzioni tecnologiche specifiche progettate permetteranno di rispondere in maniera efficace sia alle esigenze della macchina organizzativa sia a quelle dei Paesi. Tutto ciò sarà di fondamentale importanza per la buona riuscita di Expo Milano 2015. L’efficienza e la fluidità degli ingressi sarà il nostro miglior biglietto da visita”. 

 

Siamo lieti di mettere la nostra esperienza internazionale nella gestione di sistemi urbani complessi al servizio di Expo Milano 2015 – ha dichiarato Paolo Menuzzo, presidente di Came Group – per realizzare il sistema di controllo accessi del sito espositivo. Ci consideriamo infatti un ‘civil servant’ perché la nostra capacità di dialogare e collaborare con gli altri partner dell’Esposizione Universale ci ha consentito di realizzare un modello tecnologico all’avanguardia in grado di anticipare e rispondere ai bisogni futuri delle strutture e infrastrutture urbanistiche del territorio”.

 

 

 

 

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