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I dati nuovo petrolio non solo per le holding. Presentato a Firenze il 45° rapporto Assinform

Dal mare della rete alle nuvole del cloud, il mondo digitale è di nuovo sottoposto a cambiamenti radicali, repentini e di impatto, che riguarderanno tutti

presentazione 45° rapporto Assinform  Dobbiamo avere l’ entusiasmo di essere i più bravi“. Con questo augurio  Agostino Santoni, neo presidente Assinform ha concluso  la  presentazione a Firenze del   45° Rapporto. L’incontro, occasione per approfondire le principali tematiche ICT  all’indomani di  “Digital Venice” e dell’avvio del semestre di presidenza italiana  UE, si svolge in un  momento in cui il Governo intende dare nuovo impulso all’Agenda  digitale ed  all’innovazione per le Pubbliche  Amministrazioni e  la  competitività del sistema produttivo. Significativa la scelta del  luogo: il Salone dei 500   di Palazzo Vecchio, dove gli affreschi del Vasari commissionati  da Cosimo I de’ Medici, di cui si celebra il trionfo, sono un esempio illustre di un passato  prestigioso a cui ispirarsi. Dal mare della rete  alle  nuvole del cloud, il  mondo digitale è  di nuovo sottoposto  a cambiamenti radicali, repentini e  di impatto, che  riguarderanno  tutti, cittadini ed imprese. Inevitabili anche  per  l’ Italia, anche  se  non facili da  assimilare,  perché dietro c’è sempre l ‘elemento umano che  fa la differenza. Tra il dire   e il fare  c’è di mezzo il mare e in questo caso anche le nuvole. E vengono al pettine  i  molti nodi, non solo digitali,  di un’ economia  a più velocità  e  dimensioni, che  non sta  al  passo di cambiamenti vertiginosi e a volte sembra precipitare all’ indietro, verso un  passato preistorico o, per dirla come gli informatici, analogico. Molti nella vita privata sono  digitali e svegli   ma nell’ azienda sono analogici. Come il  Rock e Lento di Adriano  Celentano.” C’è stato un processo di digitalizzazione dal basso, noi siamo innovativi nel  privato e analogici in ufficio”  ha detto Giancarlo Capitani, AD NetConsulting,  presentando gli scenari futuri. Il cloud  è cresciuto del 32 % nel 2013 e “sarà una  rivoluzione non solo sul lato della domanda, cambierà il settore  e tutti i soggetti  intermedi dovranno riconvertirsi“. Hanno raggiunto un volume di circa 13 miliardi di Euro  le componenti più innovative del mercato legate ad un uso diffuso e avanzato del web,  cloud, servizi mobili, pagamenti elettronici, e-commerce, sicurezza, Internet delle cose,  soluzioni di integrazione estesa in rete, piattaforme di gestione avanzate. Si tratta, è  vero, di una fetta ancora minoritaria per un settore che totalizza oltre 65 miliardi di  Euro l’anno, ma va considerato che l’accelerazione verso il cambiamento che queste  componenti inducono nell’economia è molto forte, con effetti moltiplicatori e risultati in  tempi  rapidi”. 45° rapporto AssinformE’ ancora Agostino Santoni a sottolinearlo.  Un  mercato che esploderà. Si impone  un cambiamento di mezzi e delle persone , è l’innovazione  a movimentare il  mercato, ci sono opportunità emergenti come  fiori diversi   in un prato, un individualismo  italiano, spesso geniale  che non riesce a far sistema. E questa  è una  vecchia storia. Le  multinazionali stanno   guardare le genialità italiane   e scelgono fior da fiore   le start up da acquistare per  riprendere linfa. Migliora  la capacità italiana di attrarre gli investimenti legati alla  programmazione europea: il 17 % delle domande di finanziamento innovativo UE  sono ora appannaggio delle Piccole e medie imprese italiane. Imperativo la digitalizzazione del paese. Scegliamo anche  noi le frasi più indicative dei  molti intervenuti: Gianluigi Castelli, ENIIl  fattore  umano comporta  tempi molto  lunghi  del cambiamento“, per Fabio Benasso, responsabile dell’Area Cloud Computing di  Assinform ” Abbiamo perso tempo  e  non abbiamo alibi“, resta il problema  con le  pubbliche amministrazioni, interfaccia spesso problematico, al di là della demagogia,  con  cittadini ed imprese. A riconoscerlo Laura Castellani della Regione Toscana ” …La PA sgrava  sul cittadino i suoi problemi“. Accanto alla gestione dei big data dell’ intervento di  Biagio De Marchis di IBM Italia,   Antonio Tonini, responsabile del Progetto Open Data ha evidenziato  l’utilità ma la difficoltà ad  avere questi dati: Open ma che magari il funzionario per  pigrizia non trasmette in un file excel.   I dati sono il nuovo petrolio e sempre il presidente Agostino  Santoni “Nel cloud tutto è pensato in una logica di servizi: dobbiamo passare da prodotto a   servizio, il   gap non è solo tecnologico. E’  la capacità di gestire il cambiamento è il lavoro che  bisogna  fare.   Per fare il salto serve  il trust. Il miglior modo di disegnare il futuro   è crearlo, ora è il momento di impegnarsi investendo sull’innovazione, abbiamo  bisogno di risorse, abbiamo bisogno di storie positive”. E  commentando favorevolmente le dichiarazioni  del Governo Renzi,  su   Investimenti per innovazione fuori dal patto di stabilità.  ” Ci  aspettiamo azioni  conseguenti, a partire dall’attuazione dei progetti di digitalizzazione  connessi all’Agenda  Digitale, che hanno grande impatto nel Paese come l’identità  digitale, l’anagrafe unica, il  fascicolo sanitario elettronico, la scuola digitale, i pagamenti  e la fatturazione  elettronica, solo per citarne alcuni. Da parte sua Assinform mettera’ a  disposizione il  know how e le migliori competenze delle proprie imprese. Non penso che il Paese debba fare investimenti per  essere nella media europea  dobbiamo essere più bravi in tutto quello che  facciamo. La parola chiave è  collaborazione”. E,  come in un film di fantascienza, “Abbiamo una finestra aperta  sul digitale, una  finestra temporale legata anche a Expo  2015“. Insomma  tutti pronti , grandi e piccole aziende, per varcare lo “stargate”, la “porta delle stelle”. ( Di Paola Gallerini)

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