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Immobiliare residenziale. Calo superiore al 15% delle transazioni nel 1 trimestre

Evidente l'effetto dell’adozione, nel mese di marzo, da parte del Governo italiano delle misure di contenimento dell’epidemia di COVID-19 che hanno condotto alla chiusura di tutte le attività non ritenute indispensabili

Immobiliare residenziale. Calo superiore al 15% delle transazioneCome era nelle attese, i dati diffusi da OMI relativi alle transazioni immobiliari nel residenziale relative 1 trimestre 2020 per la prima volta da sei anni a questa parte presentano una violenta caduta con il tasso tendenziale che registra un calo pari a -15,5%, vale a dire oltre 14 mila transazioni in meno rispetto all’omologo trimestre del 2019; anche il dato destagionalizzato inverte nettamente il suo trend, ripiegando sui livelli osservati a fine 2018 .

Lo shock negativo registrato dall’andamento delle nuove trasazioni  risulta essere generalizzato e colpire in modo simmetrico capoluoghi e non capoluoghi.

Anche tra le aree territoriali le differenze sono minime, con un impatto leggermente superiore alla media nazionale per Nord Ovest e Mezzogiorno.

È evidente che il motivo della flessione rilevata sta nell’adozione, nel mese di marzo, da parte del Governo italiano delle misure di contenimento dell’epidemia di COVID-19 che hanno condotto alla chiusura di tutte le attività non ritenute indispensabili e richiesto alle persone di non allontanarsi dalla propria abitazione se non per ragioni tassativamente necessarie.

Il dettaglio della dinamica a livello mensile di questo primo trimestre del 2020 rende molto evidente l’effetto imputabile alla decisione imposta dalla pandemia da COVID -19 : prima dello shock prevaleva il segno positivo indice di un mercato di un mercato immobiliare residenziale che stava proseguendo la sua pluriennale  crescita seppure in rallentamento da alcuni trimestri.

Andamento principali città

Anche i dati relativi alle otto principali città italiane campionate mostrano dinamiche abbastanza uniformi: il calo complessivo (-15,8%) è allineato al dato nazionale. Milano, Napoli e Genova subiscono il contraccolpo più forte con una perdita di poco inferiore al 20%. Da sottolineare come pure  Milano nel 1 trimestre si ferma al di sotto delle 5.000 nuove transazioni, fatto che non accadeva dal 2016.

Seppure al di sotto della media pure Roma e Firenze presentano variazioni tendenziale negative. Dato che accentua quello già registrato nell’ultimo trimestre del 2019 l’anno precedente.

In termini di superficie compravenduta si possono articolare le stesse osservazioni già sviluppate per i dati rilevati a livello nazionale con qualche apprezzabile differenza per quello che riguarda le città di Palermo e Bologna che sono anche quelle a presentare il calo delle abitazioni scambiate più contenuto.

L’analisi disaggregata per classi dimensionali, infine, evidenzia una caduta delle transazioni particolarmente grave per i tagli intermedi che sono in genere i più dinamici del mercato

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