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In calo il clima di fiducia di imprese e consumatori rilevato da ISTAT

Stando ai dati diffusi, a determinare il calo dell’indice contribuiscono principalmente il settore delle costruzioni e quello manifatturiero, comparti nei quali le componenti dell’indice risultano essere in peggioramento

 

Clima di fiducia nelle costruzioni rilevato in agosto da ISTATAd agosto, dopo 8 mesi consecutivi di aumento, l’indice di fiducia delle imprese rilevato da ISTAT registra un calo di 1,7 punti percentuali, rimanendo comunque su livelli storicamente elevati. Stando ai dati diffusi, a determinare il calo dell’indice contribuiscono principalmente il settore delle costruzioni e quello manifatturiero, com parti nei quali tutte le componenti dell’indice risultano essere in peggioramento.

Nel comparto delle costruzioni all’ostacolo indicato dagli operatori è principalmente rappresentato dalla carenza di materiali (la percentuale è passata dal 5,1% a 9,0%); carenza alla quale si affianca in maniera sempre più rilevante quella relativo alla mancanza di manodopera (da 5,5% a 7,5%), mentre nel settore manifatturiero è quello delle scorte di prodotti finiti ad essere indicato come l’ostacolo maggiore.

Complessivamente, per le imprese ISTAT stima una riduzione della fiducia in tutti i comparti oggetto di rilevazione (l’indice scende nella manifattura da 115,2 a 113,4, nelle costruzioni da 158,6 a 153,8 e nei servizi da 112,1 a 111,8); fa eccezione il commercio al dettaglio dove l’indice è in aumento (da 111,3 a 113,9).

Dopo quattro mesi consecutivi di aumento, pure l’indice di fiducia dei consumatori registra una lieve diminuzione (da 116,6 a 116,2). Lieve arretramento principalmente imputato ad un marcato calo delle attese sulla situazione economica generale e da un deterioramento dei giudizi sia sulla situazione familiare sia sull’acquisto di beni durevoli.

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