Sentenza

TAR del Lazio: da rivedere anche aggiornamento prezzo legname per infissi

Accettato il ricorso avanzato da ANCE che in sostanza contesta al Ministero delle Infrastrutture la metodologia seguita per la rilevazione degli incrementi dei prezzi dei materiali in edilizia, lamentandone  l’attendibilità dei dati emersi con riguardo ad un certo numero di materiali significativi tra cui quello relativo al legname per infissi

Secondo TAR del Lazio da rivedere anche aggiornamento prezzo legname per infissi Figura pure il prezzo del legname per infissi tra i 15 materiali per i quali  sarà necessario accertare l’effettivo aumento di prezzo registrato sul mercato  nella più amplia analisi della metodologia utilizzata dal ministero per la rilevazione delle variazioni di prezzo registrate nel 1 semestre del 2021.

Ciò a seguito dell’accettazione dell’ampio ricorso presentato da ANCE presso il TAR del Lazio per ottenere l’annullamento e/o l’accertamento dell’illegittimità e la conseguente integrazione del Decreto del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili dell’11 novembre 2021, pubblicato il 23 novembre 2021, recante “Rilevazione delle variazioni percentuali, in aumento o in diminuzione, superiori all’8 per cento, verificatesi nel primo semestre dell’anno 2021, dei singoli prezzi dei materiali da costruzione più significativi”.

Ricorso di cui la Sezione terza del Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio con la sentenza rilasciata venerdì 3 giugno (N. 00902/2022) ha deciso di farsi carico accogliendone le motivazioni.

Nella sostanza ANCE a contestato al Ministero la metodologia seguita per la rilevazione degli incrementi seguiti, lamentandone  l’attendibilità dei dati emersi con riguardo ad un certo numero di materiali (15) più significativi oggetto di rilevazione dolendosi del fatto che l’istruttoria condotta sarebbe stata carente e avrebbe condotto a risultati non in linea con gli incrementi di prezzo che, in realtà, aveva fatto registrare il mercato.

A riprova di tale anomalia ANCE ha prodotto in comparazione i dati emersi a seguito di apposite rilevazioni commissionate a provider privati, comparazione che renderebbe  evidenti le significative differenze dei risultati emersi.

Differenze a seguito delle quali ANCE al TAR aveva richiesto in via principale l’annullamento del decreto Ministeriale segnatamente alle 15 voci in contestazione per le quali viene indicata la sostituzione dei valori di incremento con quelli proposti dall’associazione e, in via subordinata,  per un supplemento d’istruttoria volto all’accertamento della reale variazione percentuale del prezzo dei suddetti materiali, materiali tra cui figura pure il legname per infissi.

Ora dovrà essere il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili a decidere se ricorrere o procedere a concordati aggiustamenti delle misure definite.

 

 

 

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