Pur con sensibili differenze rispetto al precedente, il primo trimestre 2022 conferma il positivo andamento del settore delle macchine e tecnologie per la lavorazione del legno.
È quanto emerge dalla oramai consueta indagine trimestrale realizzata dall’Ufficio studi di Acimall – l’associazione confindustriale che raccoglie i produttori italiani di macchine, utensili e attrezzature – su un campione significativo della produzione nazionale.
Archiviato un 2021 con eccezionali dati della produzione (più 36,9 % rispetto al 2020 e più 11,6% sul 2019), il 20202 inizia con il segno positivo.
Stando a quanto rilevato, nel periodo gennaio-marzo 2022 gli ordini sono cresciuti complessivamente del 21,7 % rispetto all’analogo trimestre 2021, grazie al più 35,1% del mercato interno – che si rivela ancora estremamente propenso ad investire – e al più contenuto 3,3% a segno dalla esportazione.
Esportazione che mostrano quindi un trend ancora positivo, in attesa “della possibile “onda d’urto” derivante dallo scoppio del conflitto tra Ucraina e Russia, che potrebbe portare conseguenze sul nostro settore, al momento, non ancora misurabili” si legge nel comunicato..
Gli Stati Uniti rimangono primi acquirenti di tecnologie italiane, seguiti da Germania e Francia. Segnali invece negativi arrivano da Austria, Spagna e Cina.
Riportiamo di seguito una tabella dei primi dieci Paesi di destinazione delle esportazioni italiane:
Paesi | Valore Mio Euro | Var.% 22/21 |
Stati Uniti | 35,6 | 12,8 |
Germania | 28,5 | 14,5 |
Francia | 26,8 | 15,3 |
Regno Unito | 24,1 | 28,5 |
Polonia | 20,4 | -11,0 |
Russia | 13,1 | 86,5 |
Austria | 12,8 | -23,3 |
Spagna | 12,7 | -16,6 |
Belgio | 11,5 | -13,3 |
India | 9,9 | 25,3 |
Totale mondo | 349,0 | 5,8 |
“Scontiamo le gravi difficoltà che purtroppo ancora persistono sul fronte degli acquisti e degli approvvigionamenti”, ha commentato Luigi De Vito, presidente di Acimall.
“L’intero sistema economico e produttivo mondiale fa i conti con una situazione resa ancora più pesante dal conflitto nell’Est Europa, oltre che dagli interrogativi sull’andamento della situazione sanitaria nella seconda parte dell’anno”.
“A oggi è purtroppo ancora difficile prevedere quando si potrà tendere verso la normalità – ha concluso De Vito – e saranno ancora una volta gli imprenditori a dover tenere saldo il timone, cercando di guidare le proprie imprese in un contesto dove ogni previsione, ogni scelta appare complessa”.
Non a caso pure l’indagine previsionale sull’andamento del settore delle macchine e tecnologie per la lavorazione del legno mostra un minore ottimismo rispetto al recente passato: per il mercato estero il 48% del campione prevede una stagione improntata alla stabilità (era il 76% nel trimestre precedente), il 33 % si aspetta ulteriore crescita , mentre il 19% si attende una contrazione.
Minore ottimismo che si rileva pure per le aspettative formulate dal campione sull’andamento del mercato interno: per il 43% rimarrà sui livelli attuali (era 66% nella precedente rilevazione), proseguirà nella crescita per il 33% e farà segnare una diminuzione per il restante 24% ( era del 5% nel precedente trimestre).