A seguito dell’avvenuta Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il DECRETO-LEGGE 16 febbraio 2023, n. 11 Misure urgenti in materia di cessione dei crediti di cui all’articolo 121 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 7 che ha reso cogente lo stop di tutte le cessioni di bonus fiscali, UNICMI ha immediatamente inviato una lettera al Presidente del Consiglio dei Ministri On. Giorgia Meloni, al Ministro dell’Economia e Finanze On. Giancarlo Giorgetti e al Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica On. Gilberto Pichetto Fratin.
Lettera nella quale vengono sottolineate le pesantissime conseguenze che tale stop produrrà anche per il comparto serramentistico. Secondo l’Ufficio Studi dell’associazione per il 2023 si stima un calo fra il 30% e il 40% degli interventi di riqualificazione energetica (Ecobonus) e di ristrutturazione edile (Bonus-casa) e conseguentemente dei fatturati delle imprese produttrici di serramenti e della tenuta occupazionale.
Nel comprende la necessità di contenere un debito pubblico incontrollato, UNICMI sottolinea come l’Ecobonus e il Bonus Casa non abbiano mai sforato rispetto alle previsioni di spesa fatte dai vari Governi che si sono succeduti. Infatti, a parere dell’associazione , all’interno del perimetro di questi budget è assolutamente sostenibile per l’Erario anche il mantenimento delle opzioni di sconto in fattura e di cessione dei crediti.
Per Unicmi togliere la possibilità di offrire ai cittadini l’opzione di sconto in fattura significa vanificare gli ingenti investimenti attuati dal comparto italiano dei serramenti non solo sul fronte dell’assetto produttivo ma anche nel settore finanziario, tributario, commerciale e marketing dedicato alle pratiche per gli sconti in fattura.
Per queste ragioni UNICMI ha chiesto al Governo di mantenere la possibilità di attuare lo sconto in fattura per l’Ecobonus e per il Bonus Casa fino al 31 dicembre 2023 attraverso una modifica al Decreto in sede di conversione in Legge.