Incentivi

Super Eco Bonus per i castelli: 281mila euro l’investimento medio

Oltre alla singolare novità della rilevazione relativa ai castelli, il monitoraggio ENEA sull'andamento del Super Eco Bonus al 31 marzo indica in poco meno di 64 miliardi di euro il valore delle detrazioni maturate per i lavori conclusi e in oltre 80 miliardi quelli complessivamente previsti a fine lavori a carico dello Stato

 

Super Eco bonus per i castelli: 281mila euro l’investimento medioViene monitorato anche l’investimento medio per i castelli nell’ultimo bollettino mensile diffuso da ENEA.

Bollettino che al 31 marzo indica in poco meno di 64 miliardi di euro il valore delle detrazioni maturate per i lavori conclusi e in oltre 80 miliardi quelli complessivamente previsti a fine lavori. A tanto ammontano gli oneri a carico dello Stato derivati dagli oltre 74 miliardi di euro (di cui otre 72 ammessi a detrazione) di investimenti complessivamente richiesti dalle 403.809 asseverazioni rilevate da ENEA e riportate nel consueto monitoraggio mensile relativo all’andamento del Super Ecobonus 110%.

Monitoraggio nel quale per la prima volta viene riportato anche il valore medio degli investimenti per eco efficientare i castelli. Il valore? Oltre 281mila euro, ma tutto da chiarire rimangono caratteristiche e destinazione d’uso.

Singolare novità a parte, come già rilevato per il bollettino di febbraio anche quello al 31 marzo non evidenzia alcun effetto calmierante nell’utilizzo della misura a seguito di quanto disposto dalla Legge di Bilancio 2023 e del DL denominato “Blocca Cessioni Bonus” divenuto Legge lo scorso 11 aprile a seguito della pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del testo revisionato approvato dal Parlamento.

L’unica differenziazione evidente mese su mese è la costante progressione dell’aumento a livello di spesa, ma non di numero di asseverazioni, degli investimenti ammessi per gli edifici condominiali il cui ammontare risulta essere cresciuto di un ulteriore 0,8% essendo passato dal 46,9% di febbraio al 48,7 % al 31 marzo.

Scontata, perché largamente attesa, l’accelerazione mese su mese dei lavori ultimati sia sugli edifici unifamiliari (percentuale salita all’86,7), sia sulle unità immobiliare indipendenti (percentuale salita all’89,7).

Meno prevedibile, invece,  l’intensità del generalizzato atteso rialzo anche dei costi medi degli interventi soprattutto per quello che riguarda  gli edifici unifamiliari  (il cui costo medio a sfondato quota  117mila euro) e le unità immobiliare indipendenti il cui costo medio si è ulteriormente avvicinato ai 100mila euro

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