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Report ENEA Super Ecobonus di febbraio: solo una lieve discesa

Nonostante pure i ripetuti interventi legislativi degli ultimi 2 mesi ne abbiano rimodulato in senso ulteriormente restrittivo i vantaggi concessi i dati del report ENEA non registrano (ancora?) alcun evidente effetto "calmierante" dell'uso dell'incentivo

 

Report ENEA Super Ecobonus di febbraio: lenta discesa ma nessun crolloNonostante le modifiche al Superbonus introdotte dalla Legge di Bilancio 2023 ed il perdurante problema dei crediti incagliati,  normalizzando i dati riportati nel Report ENEA Super Ecobonus in considerazione delle differenze di calendario a febbraio non si registra (ancora) alcun evidente effetto “calmierante” dell’uso dell’incentivo.

Precisando che i dati registrati da ENEA difficilmente potevano risentire  dell’effetto associato all’avvenuta decisione del Governo di procedere per decreto urgente ( il N.11 del 16 febbraio) alla cancellazione dell’opzione della cessione del credito o possibilità di sconto in fattura, la diminuzione mese su mese dell’invio al 28 febbraio risulta, infatti, contenuta entro il decimo di punto percentuale.

Il consueto report ENEA Super Ecobonus riporta un ammontare  complessivo di 384.958 asseverazioni facendo quindi segnare una crescita mese su mese di 12.655 asseverazioni ricevute rispetto ad un gennaio 2023 che aveva fatto registrare una ben più netta contrazione  rispetto al mese precedente.

Anche i dati di dettaglio degli investimenti ammessi a detrazione suddivisi per tipologia di edificio residenziale sembrano ben poco risentire dell’avvenuta diminuzione al 90% dell’incentivo previsto per edifici unifamiliari e unita immobiliari funzionalmente indipendenti.

Oltre 9mila delle asseverazioni registrate  a febbraio (l’86,2% del totale) riguarda ancora queste tipologie di edifici che fanno rispettivamente segnare una crescita di 6.033 asseverazioni per gli edifici unifamiliari e di 3009 per le unita immobiliari funzionalmente indipendenti.

Complessivamente al 28 febbraio il totale degli investimenti  registra una crescita superiore ai 3 miliardi di euro (passando da 65,2 a 68,3 miliardi) mentre gli oneri a carico dello Stato per le detrazioni previste a fine lavori  raggiungono i 71,7 miliardi di euro di cui 54,7  già maturate

 

 

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