Nonostante non ve ne sia ancora evidente traccia nei dati mensili ENEA su quantità e valore degli interventi edilizi Super Eco incentivati, le intenzioni di acquisto rilevate a giugno dall’Osservatorio Findomestic – realizzato in collaborazione con Eumetra – sul pacchetto di beni/prodotti eco incentivati considerati e maggiormente trainati dal Superbonus 110% sembrano togliere qualunque dubbio sull’esaurimento del suo effetto.
All’interno di uno scenario tendenziale generale che secondo l’Osservatorio mensile di Findomestic, vede confermata la flessione delle intenzioni di acquisto di beni per i prossimi mesi (-8%), a segnare i cali più pesanti rispetto a quanto rilevato il mese precedente sono proprio i beni/prodotti destinati dall’efficienza energetica degli edifici/unità abitative.
Molto rilevanti le percentuali riportate: -25% per gli impianti fotovoltaici/termici, – 23% le pompe di calore, -21,4% le caldaie a condensazione o biomassa e – 17,8% gli impianti/sistemi di isolamento termico.
Tra i prodotti Eco incentivati solo le intenzioni di acquisto nei prossimi tre mesi registrate per infissi/serramenti non subisce un simile crollo limitando il calo al 4,3%.
Eccezione probabilmente riconducibile alla perdurante intenzione di voler procedere comunque a una ristrutturazione delle casa opere nel quale, lo ricordiamo, la sostituzione dei serramenti rappresenta l’intervento che in termini di ritorno economico presenta il miglior rapporto costo/beneficio.
Pure gli altri beni per la casa considerati nel sondaggio presentano una flessione più o meno accentuata : -17,9% per le intenzioni di acquistare grandi elettrodomestici, -15,4% per i piccoli, -4,9% per le TV e -4,6% per i mobili.
“Quasi 8 italiani su 10 continuano a percepire prezzi in crescita – ha spiegato Gilles Zeitoun, A.D. e Direttore Generale Findomestic – soprattutto per i generi alimentari, indicati dal 92% degli intervistati come la categoria maggiormente interessata dai rincari, ancor più di elettricità e gas ( 70%).
Non a caso l’inflazione resta la prima preoccupazione degli italiani, seguita da quella per il progressivo calo del potere d’acquisto e dal timore per gli effetti del cambiamento climatico (38%), anche a seguito dell’alluvione in Emilia-Romagna. In questo contesto, le famiglie nel 43% dei casi lamentano una situazione economica abbastanza (34%) o molto (9%) problematica e progettano meno acquisti per il futuro”.