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Bonus 75%: accordo ANFIT – Credit Agricole su cessione

L'accordo intende facilitare l’accesso alla cessione del credito del Bonus 75% a tutti coloro che vogliano eliminare le barriere architettoniche e migliorare l’accesso e il flusso all’interno delle strutture

ANFIT ha siglato un accordo con Credit Agricole, già partner consolidato in altre iniziative dell’Associazione, per facilitare l’accesso delle imprese al Bonus 75% previsto per l’eliminazione delle barriere architettoniche.

Con questo accordo ANFIT: “prosegue il proprio percorso di sviluppo di partnership con istituti di credito alla ricerca di strumenti versatili e flessibili per favorire gli investimenti sul patrimonio edilizio.

L’attenzione è ora rivolta al Bonus Barriere Architettoniche 75%, una misura importante per rendere ogni luogo della nostra vita accessibile a tutti, grazie a interventi mirati e funzionali” sottolinea l’associazione.

Oltre a consentire ancora la cessione del credito è necessario ricordare – come fa la stessa ANFIT – che il Bonus Barriere Architettoniche consiste in una detrazione del 75% sulle spese sostenute per interventi finalizzati al superamento e all’eliminazione di ostacoli fisici in edifici esistenti che impediscono la libertà di movimento, specialmente alle persone affette da disabilità motoria.

Un’agevolazione valida per interventi in ambito residenziale ma anche per spazi commerciali, uffici, ambienti ad uso culturale o ricettivo.

La detrazione prevista nella misura del 75% delle spese sostenute è calcolata su un ammontare complessivo degli interventi – che rispettano le caratteristiche tecniche previste da DM n. 236 del 1989 – non superiore a:

a) euro 50.000 per gli edifici unifamiliari o per le unità immobiliari situate all’interno di edifici plurifamiliari che siano funzionalmente indipendenti e dispongano di uno o più accessi autonomi dall’esterno;

b) euro 40.000 moltiplicati per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio per gli edifici composti da due a otto unità immobiliari;

c) euro 30.000 moltiplicati per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio per gli edifici composti da più di otto unità immobiliari.

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