Detrazioni

Efficienza energetica e 55%. Rapporti ENEA si allineano a Corte UE

Confermata secca riduzione del ricorso alla detrazione ma non per tutte le regioni

A sostanziale conferma dei dati ampiamente anticipati dalle pagine della nostra rivista sul trend delle detrazioni del 55%, l’ENEA ha ufficializzato e presentato al Ministero dello Sviluppo Economico i risultati articolandoli organicamente nelle 310 pagine del Rapporto 2011 “Le detrazioni fiscali del 55% per la riqualificazione energetica del patrimonio edilizio esistente”, studio che fa un sunto dei tanti dati sin qui resi noti definendo il quadro complessivo degli interventi realizzati sugli edifici  residenziali secondo la normativa vigente. Il risparmio energetico in energia primaria attribuibile agli interventi di riqualificazione energetica che hanno beneficiato degli incentivi fiscali del 55% previsti dalla Legge 296/06 (e successive modifiche) nel 2011 è stato superiore a 1.435 GWh/anno con una conseguente riduzione di CO2 emessa in atmosfera pari a 305 kt/anno. Le richieste d’intervento sono state 280.700 per  investimenti complessivi superiori a 3.300 milioni di euro e  il valore complessivo degli importi portati in detrazione  è di oltre 1.800 milioni di euro.  Il  costo medio per intervento  è di 11.780 euro  con un  risparmio medio pari a circa 5 MWh/anno. Pur con una forte disomogeneità tra le realtà regionali, nell’insieme si nota una riduzione del numero di pratiche inviate ad ENEA rispetto a quanto osservato nell’anno precedente 2010 (-30%), che è da considerarsi l’anno con il maggior numero di interventi.  Complessivamente, a conferma della grande diffusione sul territorio e del successo ottenuto da questo sistema di incentivazione dell’efficienza energetica, i dati presentati mostrano che in cinque  anni, dal 2007 al 2011,  circa il 5,5% del patrimonio edilizio nazionale ha subito un ciclo di riqualificazione energetica (parziale o globale) e che circa il 5% delle famiglie italiane ha beneficiato della campagna del 55%. Se dalla specificità della detrazione ampliamo lo scenario agli incentivi per l’efficienza energetica nel suo complesso tracciato nel Rapporto RAEE 2012, in linea con quanto già rilevato dalla Corte dei Conti UE pure l’ENEA nelle sue conclusioni rimarca come “ Le decisioni di investimento non sono risultate strettamente ricollegabili a un’analisi di tipo economico tesa a valutare il rientro dell’investimento attraverso i risparmi ottenibili. Le stime del modello non hanno infatti evidenziato una correlazione significativa né con il ‘payback’ energetico né con la spesa famigliare energetica. Per poter raffinare l’analisi sarebbe opportuno raccogliere oltre al costo totale dell’intervento anche il costo per capacità energetica installata, che permette anche un’analisi dei prezzi.” Ulteriori dettagli ed analisi li troverete sul numero di Maggio.

 

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome