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Assemblea Generale UNICMI 2018. Tra tante preoccupazioni migliorano mercato e associazione

Come sottolineato dalle parole dell'intervento di Riccardo Casini, l’assemblea ha voluto essere un momento per offrire agli oltre 100 imprenditori presenti strumenti utili per la loro attività imprenditoriale e per fare il punto su tre aspetti tematici tra i quali il progetto “Marchio Posa Qualità Serramenti”

Sono stati ottimismo e (tanta) preoccupazione a caratterizzare gli umori che hanno contraddistinto i lavori dell’Assemblea Generale UNICMI 2018, svoltasi come lo scorso anno presso il Centro Congressi CNR di Milano. Lavori che hanno riproposto nella seconda parte tre focus tematici.

Assente il presidente Riccardo Casini, è stato Pietro Gimelli – direttore generale – a leggerne il discorso che ha aperto i lavori di un’assemblea che dopo anni di progressivo spopolamento indotto dalla crisi ha ricominciato quest’anno a “guadagnare” anche nuovi autorevoli iscritti. La prima parte dei lavori è stata dedicata alla consueta analisi del mercato delle costruzioni sviluppata da Carmine Garzia, coordinatore dell’Ufficio Studi dell’associazione, che nel sottolineare come tutti gli indicatori economici relativi al mercato delle costruzioni siano quest’anno positivi ha più volte rimarcato come il rialzo dello spread e le tensioni finanziarie in atto dalla presentazione della Legge di Bilancio 2019 rischiano di bloccare la leggera ripresa in corso da un anno e di condizionare pesantemente mercato e redditività delle aziende nel prossimo biennio.

UNICMI 2018: andamento mercato

In particolare, la relazione dell’Ufficio Studi ha sottolineato come, per effetto della crescita degli investimenti nelle costruzioni, la domanda di serramenti potrebbe crescere, in valore, di 100 milioni nel 2018 e nel 2019 attestandosi su una domanda complessiva che viene stimata poter raggiungere i 4,67 miliardi di Euro, di cui 2,85 nel segmento residenziale e 1,72 miliardi nel segmento non residenziale, che include una domanda di circa 500 milioni di Euro di facciate. Crescita della domanda che potrebbe spingerne il valore complessivo a 4,75 miliardi di Euro nel 2019.

Rimandando i dettagli di analisi alla presentazione nei primi mesi del 2019 del consueto rapporto annuale, Carmine Garzia ha opportunamente ribadito come l’incontestabile trend di crescita in atto potrebbe subire un pesante arresto a causa delle turbolenze finanziarie e al rialzo dello spread che, se perduranti, avrebbero effetti devastanti sul settore delle costruzioni bloccandone il progressivo riavvio ed il conseguente effetto volano che spinge positivamente anche la domanda di serramenti e facciate.

Un maggior costo dell’indebitamento, infatti, frenerebbe il ricorso a finanziamenti per  nuove iniziative immobiliari, con effetti sulla crescita nel comparto del nuovo, in particolare nelle costruzioni non residenziali. Inoltre, il conseguente maggiore costo del denaro influenzerebbe pure le spese per investimenti delle famiglie con effetti negativi sulle compravendite di abitazioni nuove ed usate (e quindi sul segmento delle ristrutturazioni edili). Infine, il rallentamento generale dell’economia provocato da una maggiore rigidità del credito spingerebbe al ribasso sia gli investimenti delle aziende sia i consumi delle famiglie con effetti negativi sul mercato dei serramenti e sugli interventi per la sostituzione degli infissi anche se incentivati

UNICMI 2018: le mozioni

L’assemblea ha successivamente fatto il punto sui tanti fronti normativi e istituzionali presidiati  (norme tecniche per le costruzioni, EN 1090, rapporti con concessionari autostradali, decreti attuativi del codice degli appalti, posa in opera). Presidi che hanno tra l’altro portato alla proposizione all’assembla di due mozioni da inviare alle istituzioni.

La prima, indirizzata al MiSE, con la richiesta già riportata in questo spazio di fare proprie le indicazioni scaturite dal CTI (Comitato Termotecnico Italiano), modificando i decreti energetici del 2015 con l’eliminazione della distorsione introdotta dal parametro H’ t; la seconda inviata al Governo contenete la richiesta di intervenire sui decreti attuativi che disciplineranno le detrazioni per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici attraverso la sostituzione degli infissi, eliminando l’indicazione di un prezzo massimo dei serramenti ed introducendo regole certe che valorizzino la corretta posa in opera dei serramenti negli interventi disciplinati dalle detrazioni. “Nel caso in cui venisse effettivamente definito un costo massimo per i serramenti siamo pronti anche a chiedere di eliminare gli incentivi definiti dall’Ecobonus” ha precisato con forza Pietro Gimelli. L’assemblea ha poi proceduto alla proclamazione del nuovo Consiglio Direttivo per il biennio 2019-2020 e all’approvazione del bilancio.

UNICMI 2018: i focus tematici

Come accennato la seconda parte dei lavori dell’assemblea è stata caratterizzata da tre focus tematici. Il primo dedicato all’accettazione dei prodotti da costruzione in cantiere, focus condotto dal direttore tecnico Paolo Rigone e Franco Depizzol responsabile della divisione sistemi e strutture in acciaio. Il secondo sul marchio “Posa Qualità Serramenticondotto da Pietro Gimelli, ed il terzo suFacciate continue e Tender: dalla conoscenza della committenza alla corretta individuazione dei costi”condotto da Flavia Cimadom e da Paolo Finozzi di ALIA3.

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