associazione

Prezzi dell’acciaio in assestamento, produzione in forte crescita

Da sottolineare come  secondo Federacciai, la produzione siderurgica italiana a giugno risulta essere stata di 2,179 milioni di tonnellate, con una crescita del 20,1% rispetto allo stesso mese del 2020. Considerando la prima metà dell’anno, l’output italiano indicato è di 12,739 milioni di tonnellate, in aumento del 26% tendenziale

 

Come nelle previsione dopo i forti aumenti dei prezzi dell’acciaio registrati nel primo semestre dell’anno, complice anche la pausa estiva sembra si stia entrando in una fase di relativa stabilitĂ 

Il SiderIndex (l’indice che condensa l’andamento dei prodotti finiti in acciaio al carbonio in Italia), nell’ultima rilevazione dell’Ufficio Studi siderweb,  risulta essere sceso da 949,03 euro la tonnellata a 942,10 euro .

Ancora più marcata risulta essere la discesa dello Scrap Index (l’indice che condensa l’andamento del rottame di acciaio al carbonio in Italia) passata dai  466,09 euro la tonnellata di inizio luglio ai 458,46 euro la tonnellata della prima settimana di agosto.

Andamento capostite , quello dei prezzi dell’acciaio, che sembra confermare il piĂą volte preannunciato prossimo assestamento entro fine anno del paniere di materie prime piĂą rilevante anche per la produzione di serramenti.

Ritornando all’acciaio da sottolineare come  secondo Federacciai, la produzione siderurgica italiana a giugno risulta essere stata di 2,179 milioni di tonnellate, con una crescita del 20,1% rispetto allo stesso mese del 2020. Considerando la prima metĂ  dell’anno, l’output italiano indicato è di 12,739 milioni di tonnellate di acciaio, in aumento del 26% tendenziale.

Molto significativo dell’andamento tendenziale anche il dato riferito ad aprile che per le importazioni italiane di materie prime, semilavorati, prodotti finiti e tubi indica in  2,772 milioni di tonnellate facendo segnare un +75,6% rispetto allo stesso mese del 2020 ( periodo che ricordiamo è stato pesantemente influenzato dalle chiusure causate dal Covid-19).

Secondo le elaborazioni dell’Ufficio Studi siderweb, sul versante delle esportazioni, le consegne ad aprile 2021 hanno raggiunto gli 1,695 milioni di tonnellate, per un incremento totale pari al 59%. Per quanto riguarda le vendite il primo mercato di riferimento sono, invece, i Paesi dell’Unione europea, con una quota pari al 74,31% del totale.

Tuttavia secondo le previsioni di Eurofer sulla domanda apparente di acciaio (indice che tiene conto anche del ciclo delle scorte) pur recuperando nel 2021, il consumo europeo di acciaio non risulterà sufficiente per colmare il gap creatosi nel 2020.

Secondo l’associazione continentale dei produttori siderurgici, infatti, l’anno scorso la richiesta di acciaio sarebbe scesa a 136 milioni di tonnellate dai 154 milioni di tonnellate del 2020, con una contrazione dell’11,1%.

Per il 2021 le attese sono per un recupero dei volumi, che torneranno vicino al livello del 2019 (152 contro 154 milioni di tonnellate), con un aumento annuo dell’11,7% rispetto al 2020. Il comparto, conclude Eurofer, tornerà sopra al livello del 2019 solo nel 2022, con un consumo apparente di 160 milioni di tonnellate.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome