Nella programmata alternanza con Bari, SAIE, La Fiera delle Costruzioni: progettazione, edilizia, impianti ritorna con SAIE 2024 a Bologna proponendo un format che, insieme alle ultime – e inattese – novità al Superbonus introdotte dal Governo, sono state al centro della tradizione presentazione – sempre a Bologna – della manifestazione che si che si svolgerà presso BolognaFiere dal 9 – 12 ottobre.
Dal titolo “Quale futuro per l’edilizia senza una vera politica industriale” alla conferenza stampa di SAIE 2024 hanno partecipato Paola Marone, Presidente Federcostruzioni; Matteo Lepore, Sindaco di Bologna; Leonardo Fornaciari, Presidente ANCE EMILIA Area Centro; Angelica Donati, Presidente ANCE Giovani; Antonio Bruzzone, Ceo BolognaFiere Group; Ivo Nardella, Presidente di Senaf e del Gruppo Tecniche Nuove ed Emilio Bianchi, Direttore Generale di Senaf/SAIE.
Come sottolineato nell’anticipazione dei dati del rapporto annuale di Federcostruzioni, negli ultimi anni il settore delle costruzioni ha fatto da traino alla crescita economica del Paese anche grazie al potenziamento degli incentivi. Traino che come descritto nelle stime del Ministero dell’Economia e delle Finanze contenute nell’audizione del 23 maggio 2023, vedono la filiera determinare la metà dell’incremento del Pil italiano del +8,3% nel 2021 e del +4% nel 2022.
Prodotto Interno lordo che (complici un complicato scenario geopolitico internazionale, un tasso di inflazione ancora elevato ed una politica monetaria restrittiva) nel 2023 ha però decisamente rallentato spingendo l’Istat a stimare già nei primi mesi dell’anno un aumento del Pil inferiore dell’1%. Crescita che ha mantenuto una ricaduta positiva sull’occupazione; nei primi 9 mesi del 2023 si sarebbe, infatti, registrato un aumento 2,9% di lavoratori iscritti alle Casse Edili e un + 0,9% di ore lavorate, in particolare: +2,3% al nord, un +3,9% al centro e –2,8% al sud.
Il forte rallentamento secondo Federcostruzioni ha ridimensionato nelle costruzioni la crescita della produzione al 3% per un valore che si manterrebbe intorno ai 600 miliardi di euro raggiunto nel 2022.
Trend di crescita che ha avuto nel Superbonus110% e nei lavori pubblici il traino principale arrivando a coprire il 56% della spesa prevista dal capitolo PNRR. Valore di 45,6 miliardi di euro al quale – è stato ricordato – si sarebbe aggiunto quello della Missione 7 Repower EU, con una dotazione di 11,2 miliardi di euro di cui 8,3 miliardi derivanti da definanziamenti di altre Missioni e 2,9 miliardi di nuovi fondi EU. Scenario sul quale ora pesa l’imprevisto nuovo intervento del Governo sugli incentivi.
SAIE 2024. Incertezze accentuano importanza temi trattati
“Oltre al clima di incertezza dovuto alle tensioni geopolitiche e determinato dalle scelte monetarie europee che impattano sull’andamento del mercato, il Governo ci lascia sconcertati dall’ultimo cambiamento normativo in materia di bonus fiscali – ha sottolineato nel suo intervento Paola Marone, Presidente Federcostruzioni -. Nella valutazione delle informazioni pervenute, in attesa del testo normativo definitivo, pare sia eliminata la possibilità, per le nuove operazioni, di utilizzare la cessione del credito e lo sconto in fattura nei casi in cui oggi è ancora consentita. In ogni caso, tale eliminazione non ha effetti retroattivi.
Queste modifiche, se confermate, rischiano di destabilizzare ulteriormente il mercato già in affanno, inasprendo la situazione dei crediti incagliati e non tutelando le fasce deboli e abbandonando le imprese a nuove incertezze economiche, con rischio di chiusure e perdita dei posti di lavoro come testimoniano dati convergenti da diversi settori della filiera e indicati nell’anticipazione del Rapporto annuale Federcostruzioni.
Federcostruzioni reputa quindi necessarie una serie di misure concrete di politica industriale, per sostenere la competitività della filiera delle costruzioni in Italia e all’estero, e permettere al Paese di rispettare gli impegni internazionali ed europei sul clima. Serve urgentemente un sistema di incentivi accessibili alle famiglie con la cessione dei crediti almeno per i redditi bassi…”.
Un sistema di incentivi che pure la nuova direttiva EPBD IV (c.d sulle “Case Green”) sollecita affinché si possa rendere il patrimonio immobiliare europeo totalmente a emissioni zero entro il 2050. Obbiettivo che richiederà un notevole impegno anche al nostro Paese. Secondo i dati ANCE su 12,2 milioni di edifici residenziali, oltre 9 milioni (73%) rientrano nelle classi più energivore (E, F, G) e in merito a quello del non residenziale, su circa 1,35 milioni di edifici, il 55%, pari a circa 743.000 edifici, ricade nelle classi più energivore (E, F, G). Da qui la sottolineatura dell’importanza dei temi su cui si articolerà la nuova edizione della manifestazione.
Temi che: “…sono anche quelli che, come ANCE Giovani, abbiamo individuato da tempo come driver per il futuro del settore edile” ha dichiarato Angelica Donati, Presidente di ANCE Giovani. Temi protagonisti all’interno di un SAIE 2024 che ritorna in Emilia-Romagna dopo il successo del 2022, con oltre 430 aziende espositrici e 37mila visitatori, proseguendo l’alternanza strategica annuale con Bari. Quattro i settori tematici – Progettazione e Digitalizzazione; Edilizia; Impianti; Servizi e media – che, insieme alle numerose iniziative speciali, metteranno al centro il cantiere e i temi che determineranno il futuro delle costruzioni: sostenibilità, infrastrutture, formazione e innovazione.
“La nuova edizione di SAIE segna un ulteriore passo in avanti nel nostro impegno verso il mondo delle costruzioni – ha dichiarato Ivo Nardella, Presidente del Gruppo Tecniche Nuove e di Senaf, società organizzatrice di SAIE -. In un momento in cui l’innovazione tecnologica e l’applicazione dell’intelligenza artificiale diventano sempre più centrali nelle agende politiche e imprenditoriali, il settore si trova al crocevia di sfide e opportunità senza precedenti. Con un occhio attento alle esigenze di un mercato in costante evoluzione, SAIE si rinnova, proponendo soluzioni all’avanguardia e promuovendo un dialogo costruttivo tra le istituzioni e i professionisti del settore.
La fiera di quest’anno è progettata per essere un hub di networking e innovazione, dove i partecipanti possono scoprire le ultime tendenze, tecnologie e materiali che plasmeranno il futuro. Oltre a moltiplicare le occasioni di business, SAIE è un momento fondamentale di formazione e aggiornamento professionale, offrendo incontri, workshop e seminari. Il successo delle precedenti edizioni e la risposta entusiasta del mercato, sia nelle edizioni di Bologna che di Bari, ci spingono a superare i confini tradizionali.
Per noi SAIE è più di una fiera: è un movimento, una community che guarda al futuro con determinazione, pronta ad accompagnare la filiera delle costruzioni ‘Made in Italy’ nella messa a terra dei molti progetti del PNRR già territorializzati e che, con il passare del tempo, si accingono a diventare cantieri, posti di lavoro e sviluppo di nuove professionalità.”