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Presentazione rapporto Unicmi 2023: tante buone notizie e non solo di mercato

Accettazione di alcune delle richieste avanzate al Governo dalle associazioni congiunte della filiera; numeri del mercato dei serramenti rivisti al rialzo; previsioni positive sia per l'anno in corso che per il 2024; aziende del comparto divenute finanziariamente più solide. Tante le buone notizie diffuse.

Presentazione rapporto Unicmi 2022: tante buone notizie e non solo di mercato Nonostante una situazione difficile anche a causa degli ultimi provvedimenti legislativi sulla possibilità di usufruire dei bonus edilizi, l’avvenuta presentazione online del Rapporto sul mercato dell’involucro edilizio 2023 sviluppato dal Centro Studi Unicmi si è svolta in una atmosfera di aperto ottimismo; pragmatico per per quello che riguarda il futuro dell’opzione della cessione del credito /sconto in fattura di Ecobonus e Bonus Casa; da record nei numeri per quello che riguarda il rivisto andamento del mercato 2022, le previsioni 2023-2024 e la tenuta finanziaria degli operatori

Nel primo caso è stato Pietro Gimelli , D.G Unicmi, a rendere nota – con legittima soddisfazione – l’avvenuta accettazione da parte del Governo della richiesta di modifica del testo il Dl1 n.11 del 16 febbraio per ammettere allo sconto in fattura i lavori non ancora iniziati prima del 17 febbraio ma di cui è dimostrabile un precedente accordo vincolante fra cliente e serramentista.

Modifica che dovrebbe avere il seguente testo: “All’articolo 2 comma 3, sono apportate le seguenti modificazioni:

“a) alla lettera b),aggiungere le seguenti parole: “oppure, nel caso di lavori non ancora iniziati, sia già stato stipulato un accordo vincolante tra le parti per la fornitura dei beni e dei servizi oggetto dei lavori. Nel caso in cui alla data di entrata in vigore del presente decreto non risultino versati acconti, la data antecedente dell’avvio dei lavori, o della stipula di un accordo vincolante tra le parti per la forniture dei beni e dei servizi oggetto dei lavori, dev’essere attestata sia dal cedente o committente, sia dal cessionario o prestatore. mediante dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà, resa ai sensi dell’articolo 47 del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre, n.445”

Modifica che prende atto, facendole parzialmente proprie, le motivate ragioni per le quali le associazioniPresentazione rapporto Unicmi 2023: tante buone notizie e non solo di mercato riunite della filiera del serramento avevano richiesto un emendamento urgente al Governo per riconoscere le specificità del settore serramentistico.

Se sarà così anche nel testo di Legge che sarà approvato dal Parlamento e sul quale ” …Data la ristrettezza dei tempi e altamente probabile venga posta la questione di fiducia ” ha supposto Gimelli,  lo sapremo entro il 17 aprile, giorno nel quale deve avvenire la conversione in Legge pena la decadenza delle disposizioni contenute.

Una buona notizia per il comparto al quale si aggiungono quelle relative all’ottimo andamento del mercato serramentistico descritto nel rapporto Unicmi 2023 anche grazie ad uno scenario del comparto delle costruzioni la cui evoluzione risulta essere decisamente migliore di quello che si poteva ipotizzare alcuni mesi fa.

A dettagliare l’andamento il prof Carmine Garzia che dopo l’avvenuta revisione al rialzo dei dati precedentemente diffusi ( “siamo stati fin troppo prudenti nelle nostre valutazioni” ha sottolineato) ha descritto un mercato dei serramenti e delle facciate continue che nel 2022 risulterebbe essere cresciuto del 19,8% raggiungendo il valore di 7 miliardi di euro.

Presentazione rapporto Unicmi 2023: tante buone notizie e non solo di mercatoQuello del mercato residenziale (circa il 59% del totale) ammonterebbe  a 4,1 miliardi di euro, mentre il valore  del non residenziale si attesterebbe intorno  a 2,9 miliardi di euro di cui: 2,048 miliardi di euro per i serramenti e 837 milioni di euro per le facciate continue.

Trend positivo che stando alle previsioni formulate dovrebbe proseguire nel biennio 2023-2024 con tassi di crescita più contenuti, pari a 8,5% nel 2023 ed a 6,2% nel 2024. Passando dal valore alle quantità stimate, nel 2022 sarebbero stati venduti 10,2 milioni di unità finestra, di cui 5,7 nel segmento delle ristrutturazioni residenziali.

Presentazione rapporto Unicmi 2023: tante buone notizie e non solo di mercatoFacendo riferimento agli ultimi dati rilasciate da Enea e già commentati in questo spazio, gli incentivi fiscali per la sostituzione degli infissi (combinazione di Bonus Casa, Superbonus 110% ed Ecobonus) secondo Unicmi hanno generato nel 2022 una domanda di serramenti di 3,88 miliardi di euro, il dato più alto registrato da quando sono stati introdotti gli incentivi. Per il 2023 è prevedibile un decremento della domanda a causa della cancellazione di sconto in fattura e cessione del credito.

 Serramenti metallici e facciate continue

Rimandandovi per ulteriori approfondimenti sul primo rapporto Unicmi 2023 ad uno dei prossimi numeri di serramenti design e componenti, il dettaglio relativo  all’andamento del mercato dei soli serramenti metallici nel 2022 si sarebbe registrata una crescita pari al 18% rispetto all’anno precedente, raggiungendo i 2,247 miliardi di euro.

Anche per il 2023 si prevedono prospettive di crescita positive: nel 2023 +8% e nel 2024 +6%. A due cifre pure la crescita indicata per il mercato delle facciate continue che secondo il rapporto Unicmi 2022 si attesterebbe al 20,3% nel 2022 superando gli 800 milioni di euro, sulla scorta del trend positivo dei grandi cantieri relativi ad opere del terziario avanzato nei maggiori centri urbani. Andamento che anche per effetto della spinta delle opere pubbliche finanziate nell’ambito del PNRR dovrebbe proseguire nel 2023 (+8%) e nel 2024 (+5%).

“Il 2022 è stato un anno di grande crescita, grazie soprattutto agli incentivi fiscali. – ha rimarcato Carmine Garzia-. La crescita del fatturato è stata accompagnata anche da una buona ripresa della redditività perché gli aumenti del corto delle materie prime e del costo dell’energia hanno penalizzato solo gli approvvigionamenti effettuati nella seconda parte dell’anno.

Il 2023 si annuncia come un anno ancora positivo di crescita relativamente moderata, è evidente che ci potrebbero essere delle situazioni critiche per la redditività delle aziende per via dell’aumento del costo dei fattori produttivi.

Ulteriori preoccupazioni potrebbero venire dal forte aumento dei tassi d’interesse e dalla minore liquidità disponibile nel sistema dell’edilizia, per via dei limiti introdotti alla cessione del credito. Una nota positiva sullo sfondo resta il possibile contributo che potrebbe venire dalla cantierizzazione delle numerose opere previste dal PNRR”

A margine della presentazione del Rapporto, Guido Faré, presidente Unicmi, ha dichiarato  “Anche alla luce del DL 11/2023, credo che non possa che ribadire quanto sia importante per il nostro comparto cominciare per tempo a riflettere sull’altra faccia prodotta da oltre 15 anni di incentivi fiscali a fronte di un lento e progressivo allontanarsi dalla logica della contrattazione legata a fattori come la qualità certificata del prodotto e del servizio con uno scivolamento verso una domanda flat del “quasi gratis” dove l’operatore si è dovuto troppo spesso trasformare da imprenditore dotato di qualità professionali e commerciali a consulente finanziario.

Gli incentivi volti al risparmio energetico degli edifici attraverso interventi parziali ma facilmente realizzabili, penso all’Ecobonus con sconto in fattura, devono essere confermati nel tempo perché saranno fondamentali per il raggiungimento degli obiettivi fissati dalla Direttiva UE sulle case green, ma credo che un comparto composto da operatori sani e lungimiranti debba anche rimettere al centro del proprio fare impresa  un’offerta qualificata e competitiva sugli appalti pubblici e mi riferisco, innanzitutto, alla straordinaria occasione determinata dal PNRR.”

(Edo Bruno)

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